Ristrutturare casa low cost

Ristrutturare casa low cost: come farlo senza compromettere la qualità

Ristrutturare casa low cost in sé non è difficile. Tuttavia, è difficile farlo in tutta sicurezza, senza compromettere la qualità del risultato finale. Se l’obiettivo è questo, il committente è chiamato a prendere in considerazione elementi di varia natura, che riguardano la banale gestione delle spese ma anche il più complesso rapporto con l’impresa edile. 

 

 

Ovviamente, a contare è anche la scelta dell’impresa edile. In questo articolo offriamo qualche consiglio per ristrutturare casa low cost, sfruttando tutte le leve a disposizione del committente (che in realtà non sono poche). 

 

Cosa si intende per ristrutturazione low cost

In primo luogo, è bene chiarire cosa si intenda per ristrutturare casa low cost. O almeno cosa si dovrebbe intendere. Quando si parla di low cost in generale, infatti si tende a fare riferimento a un servizio di bassa qualità, o comunque monco di alcune componenti. Pensiamo ai sedili scomodi di una famosa compagnia di viaggio, o alle sottomarche che si ritrovano nei banconi dei supermercati. Se invece si parla di ristrutturazione, la questione è più complessa. Sia per ragioni di sicurezza che di oggettiva incidenza dell’esperienza abitativa sulla quotidianità, applicare questo ragionamento ai lavori edili è pericoloso e deleterio. 

Non solo, è anche un boomerang: prima o poi, infatti, se l’intervento è stato realizzato puntando solo al risparmio senza tenere conto della qualità, si dovrà rimettere mano al portafoglio.

Dunque, il risparmio deve essere un obiettivo da porsi sicuramente, ma non deve essere certamente l’unico. D’altronde il difficile sta proprio in questo: applicare la logica del low cost in una prospettiva di promozione della qualità. Insomma, risparmiare ma senza compromettere il risultato finale. Se vi sembra complicato, mettetevi l’anima in pace: è esattamente così. 

 

Un limite fondamentale: i titoli abilitativi

C’è poi un aspetto fondamentale da prendere in considerazione: la necessità o meno dei titoli abilitativi. In alcuni casi, infatti, non è necessario alcun titolo o, come si dice in gergo, permesso. Per fortuna, gli interventi più frequentemente richiesti dai proprietari di casa rientrano in questa categoria la quale, per inciso, ha un nome: edilizia libera.

Se intendete realizzare interventi di edilizia libera potete tranquillamente depennare due voci di spesa. La prima è quella del progettista, che comunque qualche centinaio di euro li richiede sempre. La seconda è quella, appunto, dei titoli abilitativi. Questi infatti possono costare centinaia se non migliaia di euro, senza contare il fastidio di doversi interfacciare con una burocrazia spesso macchinosa.

In linea teorica c’è anche una terza voce di spesa che potrebbe essere rimossa: quella dell’impresa edile. Esatto, in questi casi è possibile procedere con il fai da te. Tuttavia, è bene specificarlo, si tratta di una scelta pessima, a meno che non sia del mestiere. Il più piccolo e apparentemente banale degli interventi edili, infatti, richiede competenze specifiche per essere realizzato. 

 

Consigli per risparmiare in caso di edilizia libera

Dunque, le ipotesi sono due: interventi di edilizia libera e interventi che non appartengono all’edilizia libera. Affrontiamo il primo caso. 

 

  • Confrontare i cataloghi. Gli interventi di edilizia libera sono in genere quelli più leggeri i quali, inoltre, consentono un rapporto più stretto con l’impresa, spesso all’interno di un clima di collaborazione. Il committente, dunque, potrebbe ritrovarsi a scegliere i materiali con l’impresa stessa. Il segreto sta nel procedere seguendo il principio del miglior rapporto qualità prezzo. Per farlo, visionate i cataloghi e ponete grande attenzione alla fase di ricerca del fornitore. 

 

Una ristrutturazione di casa low cost: tinteggiare le pareti di bianco.

 

  • Ridurre al minimo gli interventi. Alla fine, il miglior modo per risparmiare è ridurre al minimo gli interventi. Infatti, anche il più piccolo degli interventi ha un costo. Se si parla di edilizia libera, tutti gli interventi, quasi per definizione, non sono necessari o obbligati. Dunque il margine di discrezione per il committente è ampio. 

 

  • Non mettere in secondo piano le competenze. Lo abbiamo già specificato, il risparmio è un obiettivo da perseguire, ma occhio al risultato finale. Insomma, occhio alle competenze in gioco. Se l’intervento è di edilizia libera, e in più è anche piuttosto leggero, potreste essere tentati di rivolgervi a un libero professionista, piuttosto che a una impresa edile. La scelta potrebbe rivelarsi buona, ma verificate prima le competenze, ponete come criterio anche e soprattutto le capacità del lavoratore. 

 

Consigli per risparmiare in caso di edilizia non libera

E se gli interventi sono più pesanti e non rientrano nell’edilizia libera? Anche in questo caso è possibile procedere con una ristrutturazione casa low cost. Ecco qualche consiglio facile da seguire.

 

  • Maturare una visione d’insieme. Questo è un punto fondamentale ma che spesso viene considerato alla stregua di una precauzione eccessiva. Eppure, partire con una visione d’insieme, con una lista di interventi da seguire e presentarsi all’impresa con le idee già chiare vuol dire mettersi al riparo dal rischio che i costi lievitano per… Eccesso di interventi. Se a comporre questa lista è l’impresa, infatti, è probabile che utilizzerà un approccio al rialzo, con conseguente maggiore esborso per il cliente. E’ una dinamica perfettamente legittima, quasi un diritto delle imprese edili (nei limiti dell’accettabile). 

 

  • Confrontare i preventivi. E’ il consiglio più utile in assoluto. Il committente-consumatore, specie se non è in possesso di competenze specifiche, spesso ha poche armi a disposizione. Ebbene, il preventivo è una di quelle. Confrontare i preventivi vuol dire contestualizzare le cifre, e dunque riconoscere con un colpo d’occhio se questa o quella impresa è più costosa del normale. Inoltre, consente in maniera plastica e diretta di individuare l’impresa meno costosa, tra quelle all’interno del paniere almeno. E’ proprio grazie ai preventivi che è possibile risparmiare anche il 20 o 30% della spesa complessa. Per facilitarvi nel processo di comparazione, affidatevi alle piattaforme online di confronto preventivi.

 

  • Seguire i lavori. Anche questa è spesso considerata una precauzione eccessiva. D’altronde il cliente avrebbe tutto il diritto di fidarsi dell’impresa, e dunque vivere il percorso di ristrutturazione in modo distaccato. Questo è vero, ma poco utile. Le eventuali cattive intenzioni dell’impresa qui non c’entra necessariamente. Infatti, la spesa tende a gonfiarsi spesso per inerzia. Come risolvere questo problema? Come scampare a questo rischio? Semplice, monitorate i lavori, intrattenete un dialogo con l’impresa, mantenetevi sul prezzo. Alla fine, potreste evitare spiacevoli sorprese. 

 

 

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