Costruire un soppalco

Per costruire un soppalco è necessario il permesso?

Costruire un soppalco può essere una soluzione in grado di rivoluzione e ovviamente migliorare l’esperienza abitativa. La questione va però affrontata con una certa razionalità e con la giusta dose di prudenza, anche perché coinvolge elementi particolari, come i permessi.

 

 

Proprio l’aspetto burocratico è quello capace di dare i maggiori grattacapi, soprattutto per chi non è in possesso di conoscenze approfondite sull’argomento.

Nell’articolo che segue parleremo della soluzione soppalco, operando le necessarie distinzioni tra i casi che richiedono il permesso e i casi che invece non lo richiedono.

 

Perché il soppalco

Il soppalco è una soluzione che vanta una certa utilità, in grado di apportare benefici all’esperienza abitativa. Tuttavia, la sua costruzione dovrebbe procedere da un’attenta analisi delle proprie esigenze. Infatti, a una determinata esigenza corrisponde… Un tipo di soppalco.

Le esigenze sono di due tipi: abitativa in senso stretto e funzionale.

L’esigenza abitativa si concretizza nel bisogno di ricavare un locale in più, da adibire magari a zona notte o studio. Tale esigenza si avverte soprattutto quando la metratura dell’abitazione non è sufficiente, o quando innalzare muri e parete divisorie causerebbe problemi dal punto di vista estetico (pensiamo all’effetto che la creazione di un tramezzo avrebbe sugli open space).

L’esigenza funzionale si concretizza invece nel bisogno di ricavare uno spazio non per una questione puramente abitativa, ma utilitaristica. Per esempio, per ottenere un piccolo locale da adibire a ripostiglio. Una necessità avvertita da molti, perché in grado di liberare spazio per l’esperienza abitativa vera e propria.

E’ ovvio che tali esigenze danno vita a tipologie di soppalco ben diverse. Una cosa è costruire una struttura finalizzata a ospitare per un tempo più o meno lungo delle persone, ben altro paio di maniche è costruire una struttura finalizzata al deposito di oggetti più o meno pesanti.

La questione è ancora più complessa. Questa distinzione, infatti, non genera conseguenze lato progettazione e costi, ma anche dal punto di vista puramente burocratico. Dunque, sui permessi. Ne parleremo nei prossimi paragrafi.

 

Soppalco e questione permesso

Per costruire un soppalco è necessario un permesso? E’ la domanda che si pongono coloro che vogliono adottare questa soluzione. A primo acchito, il committente medio sarebbe portato a rispondere in modo affermativo. D’altronde, il soppalco crea metratura, a prescindere dalla sua funzione, e quando si aumenta la metratura – questo è cosa nota a tutti – il permesso serve sempre.

Altri potrebbero pensarla in maniera diversa, magari vincolando l’obbligatorietà del permesso al concetto di provvisorietà. Secondo questa interpretazione, solo i soppalchi in muratura necessiterebbero di permesso, mentre quelli in legno o in metallo, essendo teoricamente smontabili, potrebbero essere realizzati senza permessi.

Ovviamente, entrambe le interpretazioni sono sbagliate. Ma non c’è da stupirsi. In realtà, è la normativa a non brillare per chiarezza. A dimostrarlo, il contributo che la magistratura speciale ha dovuto apportare nella definizione burocratica e legale della questione. Solo di recente, infatti, sentenze del TAR e della Cassazione hanno messo una pietra tombale su dubbi e interpretazioni alternative. Grazie a questi contributi, la situazione è adesso molto chiara.

Dunque, il permesso serve? Sì, ma solo in un caso: quando il soppalco soddisfa una concreta esigenza abitativa, ovvero quando è pensato per ospitare delle persone ed essere frequentato per un tempo indefinito. Per esempio, per costruire un soppalco destinato alla zona notte, o magari un soppalco destinato a fungere da studiolo.

 

Soppalco abitativo

 

Se, di contro, il soppalco funge da ripostiglio, oppure ospita una semplice cabina armadio, il permesso non è necessario.

Dunque, se il soppalco sopperisce alle funzioni di un locale vero e proprio, come potrebbe essere una camera da letto o uno studio, il permesso è necessario. Già, ma che tipo di permesso? Purtroppo, quello più pesante in assoluto: il Permesso di Costruire. D’altronde, vi è un aumento della metratura, della superficie calpestabile.

Il Permesso di Costruire è il titolo abilitativo più ostico per almeno due motivi. In primis, perché può costare anche qualche migliaio di euro. In secondo luogo, perché è l’unico vincolato al giudizio dell’ente. Per giunta, con il meccanismo del silenzio-diniego. Se l’amministrazione non si esprime, la richiesta va considerata rifiutata. Ovviamente, il committente può rinnovare la richiesta o inviare solleciti.

 

La normativa sul soppalco

La normativa, più che sui permessi, si incentra sulle caratteristiche edilizie. E’ un aspetto importante, in quanto il legislatore ha inteso obbligare il committente al rispetto di alcuni stringenti requisiti di sicurezza. Questi riguardano soprattutto la questione dell’altezza che, tanto per cambiare, è più complicata di quanto si possa pensare.

La normativa stabilisce un’altezza minima del soppalco dal soffitto. Questa, però, può variare in base al contesto e al tipo di soppalco. L’altezza infatti deve essere di almeno 2,70 metri se il soppalco è situato all’interno di un ambiente abitativo, come può essere il soggiorno o la camera da letto. Se invece il soppalco è inserito in un ambiente di servizio, l’altezza deve essere di almeno 2,40 metri. Per intenderci, nella categoria “ambiente di servizio” rientrano bagni, corridoi, cucine.

Ma c’è di più. Quanto detto finora, vale solo per i soppalchi con funzione abitativa. Se il soppalco ha funzione di deposito o ripostiglio, i requisiti sono ancora meno stringenti. In questo caso, infatti, l’altezza deve essere di almeno 1,80 metri.

La questione, quindi, è molto più complessa di quanto si possa immaginare. Per ricapitolare:

  • L’altezza minima deve essere di 1,80 metri se il soppalco ha funzione di deposito / ripostiglio
  • L’altezza minima deve essere di 2,40 se il soppalco ha funzione abitativo ma grava su un bagno, sul corridoio, sulla cucina
  • L’altezza minima deve essere di 2,70 se il soppalco ha funzione abitativa e grava su un ambiente destinato alla fruizione come una camera da letto o un soggiorno.

 

 

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