I lavori per ristrutturare casa

I lavori per ristrutturare casa

Quali sono i lavori per ristrutturare casa? Quanto costano? Conviene ristrutturare?

 

 

Ristrutturare casa è un impegno gravoso, e non solo dal punto di vista economico. Molti elementi vanno presi in considerazione, in primis la reale opportunità di procedere alla ristrutturazione.

In questo articolo, una panoramica approfondita, con un focus sulle varie tipologie di intervento, sulle agevolazioni e sui motivi che possono rendere necessario un passaggio così cruciale.

 

Perché ristrutturare casa?

Ristrutturare casa è una scelta importante, non solo dal punto di vista dei costi.

Se da un lato, infatti, il rischio di spendere migliaia di euro (se non decine) è dietro l’angolo, dall’altro lato vi è la concreta possibilità di modificare l’assetto abitativo, con tutte le necessità di ambientamento del caso. Eppure, ristrutturare casa è utile, a volte proprio necessario.

Ecco i motivi più importanti che possono portare alla scelta di ristrutturare casa.

 

ristrutturare casa: rifare il bagno.

 

  • Per aumentare il valore economico dell’abitazione. In un mercato immobiliare ancora in sofferenza, in cui le vendite faticano a tornare ai livelli pre-crisi, l’offerta rischia di surclassare la domanda. In un contesto di questo tipo, le vecchie abitazioni soffrono la concorrenza delle nuove, e il loro prezzo scende vertiginosamente. Ecco, ristrutturare casa è il miglior modo per porsi al di fuori da questa dannosa dinamica, per porre le vecchie case al livello di quelle nuove.

 

  • Per aumentare il grado di comfort dell’abitazione. In alcuni casi, l’usura dettata semplicemente dal tempo determina un peggioramento dell’esperienza abitativa. Pensiamo, per esempio, ai problemi di umidità, alla comparsa della muffa, che provocano fastidi vari anche per ciò che concerne la salute. Questo discorso coinvolge tutti gli elementi che compongono una abitazione, non ultimi gli impianti (che col tempo rischiano di perdere in efficienza o addirittura si guastano).

 

  • Per aumentare o ripristinare le garanzie di sicurezza. Spiace dirlo, ma l’abusivismo ha dilagato per parecchi decenni. Nonostante i vari condoni, alcune abitazioni non offrono le debite garanzie di sicurezza dal punto di vista strutturale. Ciò è vero anche in previsione di eventuali terremoti. In gioco, è chiaro, c’è la vita delle persone.

 

  • Per una semplice questione estetica. Soprattutto in riferimento agli interventi di manutenzione ordinaria, il “mettere mano alla casa” potrebbe essere motivato con la banale necessità di modificare l’impatto estetico dell’abitazione, di adeguarla ai propri gusti.

 

Ristrutturare casa: perché confrontare più preventivi?

Ristrutturare casa costa. Si parla, nella migliore delle ipotesi (ossia manutenzione ordinaria e per motivi estetici) di poche migliaia di euro. Nella peggiore, si arriva alle decine.

Dunque, è necessario risparmiare dove si può. Anche perché i prezzi, per fortuna, sono variabili. Lo sono per tre motivi.

 

  • Perché variano i fabbisogni delle varie imprese. Alcune imprese propongono prezzi più alti della media perché hanno strutturalmente più costi da sostenere, e si rifanno – certo entro determinati limiti – sul listino. Altre imprese, poi, si fanno pagare il valore aggiunto dato da una popolarità superiore alla concorrenza, a un know how riconosciuto dalla comunità entro cui operano.

 

  • Perché alcune imprese hanno network più sviluppate di altre. C’è anche la “questione contatti” da considerare. Se una impresa mantiene ottimi rapporti con professionisti, per le competenze esterne, o con i fornitori, per l’approvvigionamento delle materie prime, è in grado di ridurre i costi, e ciò si riverbera in maniera positiva sui prezzi al dettaglio.

 

  • Perché una città non vale l’altra. E’ inutile nasconderlo: in alcune città si paga di più, in altre si paga di meno. Da questo punto di vista, la distinzione da fare non riguarda solo la dicotomia nord-sud, ma anche quella metropoli-piccoli centri urbani.

 

Alla luce di questi elementi, il consiglio migliore che si può dare è di sfruttare l’arma del preventivo. E’ sempre bene chiedere il preventivo a più imprese, e non fermarsi alle prime proposte. Quella successiva, infatti, potrebbe essere quella giusta, quella in grado di esprimere il miglior rapporto qualità prezzo.

Il numero di preventivi minimo dovrebbe essere di tre o quattro. Dopo averli raccolti, si procede con la comparazione e si effettua una scelta, che è giocoforza la più consapevole possibile.

 

I fattori da considerare quando si deve ristrutturare casa

Ristrutturare casa è impegnativo, e non solo dal punto di vista economico. Il committente, infatti, deve prendere in considerazione numerosi elementi, affinché i lavori vadano per il verso giusto. Ecco i problemi che più di ogni assillano, o dovrebbero assillare, il committente che vuole ristrutturare casa.

 

ristrutturare casa: la pittura delle pareti.

 

  • Convenienza. La domanda da porsi è: ne vale veramente la pena? La risposta non dovrebbe coinvolgere ragionamenti di natura solo economica, anche se questi rappresentano la parte più sostanziosa del discorso. La verità è che, in certi casi, ristrutturare è semplicemente fatica sprecata, una fatica inutile. Per esempio, se l’immobile è in condizioni veramente pessime, e quasi non sta in piedi. A quel punto, sarebbe più indicato procedere con una demolizione e con una costruzione ex novo.

 

  • Permessi. Questo è un aspetto importante, anzi cruciale, se non si vuole andare incontro a sanzioni anche pesanti. A ogni categoria di intervento corrisponde un permesso specifico. Il problema è che i confini tra queste categorie possono apparire in certi casi parecchio sfumati. I consigli, quindi, sono due: affidarsi a un professionista anche quando si tratta di preparare i permessi, chiedere informazioni e conferme all’Ufficio Tecnico del proprio comune.

 

  • Agevolazioni. Ecco l’altra faccia della medaglia, sotto il profilo dei costi. Una faccia che per fortuna… “Sorride”. Chi procede con la ristrutturazione della casa ha quasi sempre diritto a una detrazione IRPEF. Questa ha una aliquota variabile ma viene sempre distribuita in dieci rate annuali e prevede un tetto di spesa di 96.000 euro. Se la manutenzione è ordinaria, nessuna agevolazione è concessa. Se la manutenzione è straordinaria, o si sfocia nella vera e propria ristrutturazione, la detrazione è del 50%. Se gli interventi determinano un aumento dell’efficienza energetica dell’immobile, la detrazione è del 65%. Infine, se gli interventi sono finalizzati all’adeguamento in funzione antisismica, si va dal 70% all’85%, a seconda della zona di sismicità in cui è sito l’immobile, e alla natura dell’edificio (casa privata o condominio).

 

  • Impresa edile. Altro aspetto fondamentale. L’impresa va scelta non solo in funzione del prezzo, o della qualità degli interventi (di cui si è completamente certi a cose fatte), ma anche dal comportamento dell’impresa stessa. In linea di massima, è bene scegliere imprese “trasparenti”, che instaurino con il cliente un rapporto dialettico, nel quale il personale fa sue le necessità del proprietario di casa ed è in grado di spiegare nel dettaglio ma in modo comprensibile lo stato dei lavori, gli eventuali imprevisti etc.

 

Verificare le strutture

Verificare le strutture ed eventualmente adeguarle e, in presenza di specifiche necessità in tal senso, è il lavoro più urgente. In questo contesto, il passaggio preliminare, che è poi quello che comporta uno degli esborsi più pesanti, è la realizzazione del collaudo statico.

Una verifica delle strutture può essere fatta, ovviamente, anche in funzione di un adeguamento sismico, o per rendere l’immobile a prova di terremoto. Gli interventi che seguono, in entrambi i casi, riguardano i pilastri, che possono essere oggetto di incamiciamento, i solai e le murature, che possono essere coinvolte in opere i consolidamento, fino all’applicazione di specifici connettori.

Quando l’obiettivo è rendere antisismica un’abitazione, è necessario preventivare una spesa di almeno 15.000,00 €. Si viaggia, insomma, tra i 100,00 € e i 350,00 € a metro quadro (se l’immobile non presenta enormi e vistosi problemi strutturali).

 

Controllare gli impianti

Gli impianti rappresentano una bella fetta dei lavori che devono essere realizzati per ristrutturare casa. Anche perché da questi dipendono le garanzie di sicurezza dell’abitazione stessa, nonché la qualità dell’esperienza abitativa.

 

ristrutturare casa: rifare gli impianti.

 

In primo luogo, occorre controllare che siano a posto e funzionanti, e ciò avviene tramite sopralluogo di personale qualificato.

Secondariamente, si può pensare a un miglioramento delle loro prestazioni, e tramite modifiche e tramite sostituzioni complete.

Un capitolo a parte lo meritano gli impianti di riscaldamento centralizzato. In questo caso occorre fare una “scelta di campo”.

Le alternative sono la caldaia, le pompe di calore e il solare termico. Nel primo caso, i costi di installazione sono molto bassi, le prestazioni buone ma non eccellenti.

Nel secondo caso, i costi di installazione sono molto alti, le prestazioni sono però eccellenti e vi è la possibilità di usufruire dell’impianto non solo per riscaldare ma anche per rinfrescare gli ambienti.

Nel terzo caso, abbiamo le prestazioni più alte possibili, ma costi di installazione davvero molto alti. In compenso, si risparmia “quasi tutta” la bolletta (in quanto si produce energia), quindi si recupera tutto in un periodo più o meno lungo.

 

I rivestimenti delle pareti

Se parliamo di interventi meno gravosi, sia dal punto di vista economico che da quello strutturale, non si può non fare riferimento ai rivestimenti delle pareti, i quali sono in grado di conferire un elevato valore estetico ai locali.

Se si escludono bagno e cucina, che tratteremo più avanti, le alternative, almeno dal punto di vista dei materiali, non sono poi molte: semplice vernice, carta da parati, pannelli.

Nel primo caso, niente di sorprendente: effetto estetico quasi nullo (a meno di non utilizzare tecniche pittoriche particolari), costi ridotti, buona resistenza all’umidità se si impiegano idroputture.

Nel secondo e nel terzo caso, è possibile produrre un impatto estetico molto più pesante, e soddisfare quindi le proprie esigenze in tal senso.

Le combinazioni sono numerose e in continua evoluzione. I pannelli, a seconda dei materiali di cui sono composti e delle tecniche di lavorazione, possono essere caratterizzati da capacità isolanti sul piano termo-acustico.

 

Scegliere i pavimenti

La scelta dei pavimenti è una questione non solo estetica ma anche funzionale. Da quest’ultimo punto di vista, va considerata in particolare la resistenza di tipo meccanico, ossia la capacità del rivestimento di non usurarsi o danneggiarsi a seguito del calpestio.

Le migliori garanzie di sicurezza in tal senso sono date dal gres, con la tipologia “porcellanata” che garantisce anche una certa purezza estetica.

Se si restringe il campo alla ricerca delle estetiche più eleganti e particolari, si può fare riferimento alle resine, agli smalti e in particolare ai marmi, i quali però devono essere trattati con cura e manutenuti regolarmente.

 

Rifare il bagno

Il bagno non è solo il luogo deputato all’igiene personale ma è anche il locale nel quale ci si rilassa e, perché no, ci si isola dal mondo esterno.

 

ristrutturare casa: un bagno rifatto.

 

Non stupisce, quindi, che si avverta spesso la necessità di renderlo più confortevole o coerente con i propri gusti estetici.

Se l’obiettivo è rifare il bagno, gli interventi più frequenti coinvolgono la sostituzione dei sanitari, la conversione della vasca in box doccia (o viceversa, perché no), l’eventuale rifacimento degli impianti e soprattutto la sostituzione dei rivestimenti.

Si può fare riferimento agli stili più in voga oggi come lo Shabby Chic, il minimale, il rustico, il vintage o il classico.

Il consiglio, su quest’ultimo punto, è farsi consigliare da un interior designer.

Una ristrutturazione chiavi in mano del bagno costa in genere poche centinaia di euro al metro quadro.

 

Rifare la cucina

La cucina è spesso l’anima della casa, il luogo dove la famiglia si riunisce, dove vengono svolte – soprattutto se unita alla sala da pranzo – buona parte delle attività quotidiane. Dunque, il suo impiego va oltre il normale consumo dei pasti. E’ ovvio che anche in questo caso, si avverta pressante la necessità di renderla più comoda ed esteticamente gradevole.

Gli interventi sono in un certo senso simili a quelli che riguardano il rifacimento del bagno. Si parla soprattutto di sostituzione dei rivestimenti, che tra le altre cose devono avere le medesime proprietà di quelli per il bagno: bassa porosità, resistenza all’acqua etc.

Anche in questo caso, si può fare rifermento agli stili più moderni. Ritroviamo il Shabby Chic, il vintage, il rustico. Sono in voga anche il country e l’industrial, che però sono piuttosto particolari, costosi e potrebbero risultare eccessivi all’occhio della gente comune.

Una ristrutturazione chiavi in mano, a esclusione degli elettrodomestici, costa poche centinaia di euro a metro quadro (proprio come per il bagno).

 

 

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