mutuo per ristrutturare casa

Mutuo per ristrutturare casa, conviene?

Ristrutturare casa è sicuramente un bell’impegno, specie se magari siete già stremati dalle ricerche perché la casa in questione l’avete appena comprata. La ristrutturazione, a seconda dei casi, potrà essere radicale oppure molto modesta, ma in ogni caso bisognerà dire addio a un bel po’ di soldi. Ma come fare se questi soldi proprio non ci sono? Per fortuna un modo c’è: il mutuo per ristrutturare casa!

 

 

Detta così non sembra proprio una grande idea, ma in realtà la cosa è più comune di quanto si pensi. A seconda dell’importo di cui avrete bisogno, esiste il mutuo o il prestito per ristrutturazione. Insomma, le banche a questo ci avevano già pensato, e sebbene non sia beneficenza, la faccenda può tornarvi molto utile. Ma sarà bene andare per ordine.

Innanzitutto bisognerà capire l’entità della ristrutturazione, per poterla quantizzare in termini economici.

 

mutuo per ristrutturare casa: un appartamento ristrutturato

 

Quanto costa ristrutturare casa?

La prima cosa da verificare in una casa, specie se appena acquistata, è la presenza di eventuali materiali tossici e vietati. A seconda dell’anno di costruzione dell’edificio, infatti, i materiali utilizzati possono essere più o meno moderni e a volte anche pericolosi.

 

mutuo per ristrutturare casa: una coppia che sta ristrutturando la propria casa.

 

L’eternit insieme ad altri sempre a base di amianto erano molto utilizzati nell’edilizia perché ottimi isolanti termici ed impiegati anche nella coibentazione delle tubature. L’amianto, tuttavia, si è scoperto essere molto nocivo e cancerogeno in caso le sue polveri fossero inalate.

Lo smaltimento di tali materiali deve avvenire ad opera di ditte autorizzate, ed il costo varia dai 10 ai 15 € al metro quadro, più le spese per le pratiche Asl e le ispezioni. Nel caso in cui non dobbiate procedere ad alcuna bonifica del genere, bisogna in ogni caso valutare lo stato degli impianti, idrico ed elettrico in primis.

Potrebbe essere indispensabile sostituirli perché troppo vecchi e causa di perdite e dispersioni. Queste ultime, alla lunga, potrebbero farvi spendere anche molto di più del loro stesso rifacimento. Il costo di un nuovo impianto idrico può andare dai 150 ai 250 Euro a punto acqua, mentre per l’impianto elettrico la spesa è inferiore, all’incirca 50 Euro a punto luce, compresa manodopera e materiali.

Poi si passa alla parte strutturale: potreste dover abbattere o alzare delle pareti, spostare delle porte, rifare i pavimenti e i solai. Materiali di migliore qualità e resa, oltre a marchi di produzione più o meno blasonati, possono far lievitare ulteriormente il conto spese.

E’ importante, comunque, non lesinare troppo sulla qualità scelta: risparmiare eccessivamente nell’immediato può ridurre sensibilmente la durata nel tempo della ristrutturazione e costringervi a dover di nuovo metter mano al portafogli in un futuro fin troppo vicino.

Bagni e cucina sono tra gli ambienti più dispendiosi da ristrutturare. Potrebbe rivelarsi necessario sostituire i rivestimenti, la rubinetteria, i sanitari e, se necessario, anche l’arredo. Ristrutturare completamente un bagno può costare davvero molto, con una spesa che va dai 1000 ai 1500 Euro al metro quadro a salire.

A completare l’opera ci pensano le rifiniture: tinteggiatura, cambio di infissi, installazione di zanzariere, tende da sole e molto altro. Basti pensare che solo la tinteggiatura può costare dagli 8 ai 20 Euro al metro quadro, spese accessorie a parte.

Anche il luogo in cui è situato l’immobile influisce notevolmente sui costi. Via via che in Italia si sale da Sud verso Nord, i prezzi di ristrutturazione fanno lo stesso: a Palermo o a Napoli i costi sono sicuramente più contenuti rispetto a Milano o a Torino.

Non bisogna dimenticare, infine, che ristrutturazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria rientrano nelle cosiddette “piccole opere” e non necessitano di concessioni edilizie, ragion per cui non dovrete pagare alcuna tassa comunale. Mentre per ristrutturazioni molto importanti definite “grandi opere”, come possono essere il cambio d’uso e di dimensione o addirittura l’intera ricostruzione dello stabile, dovrete munirvi di adeguate autorizzazioni, dietro versamento di contributi, spesso ingenti, all’amministrazione comunale.

 

Prendere un prestito per ristrutturare conviene?

Una volta calcolati i costi dei lavori di ristrutturazione, dovrete procurarvi i fondi. Muniti di precisi e dettagliati preventivi di ristrutturazione e di concessioni edilizie comunali, qualora fossero necessarie, potrete rivolgervi ad una banca. Un prestito potrà essere un’alternativa valida solo a determinate condizioni. Innanzitutto, la cifra massima erogata va solitamente dai 1000 ai 30.000 Euro.

Non sarà possibile richiedere cifre più consistenti poiché non esiste un titolo a garanzia, come l’ipoteca sull’immobile che viene invece iscritta con il mutuo. Tuttavia, proprio la richiesta di meno garanzie rende l’erogazione del prestito più agevole e veloce. I tempi per ottenere un prestito vanno dalle 24 ore a massimo qualche giorno di attesa, mentre per un mutuo i tempi sono nettamente maggiori: da 3 ad anche 8 settimane.

 

mutuo per ristrutturare casa: salotto ristrutturato.

 

La durata massima del prestito, inoltre, è inferiore rispetto al mutuo: mentre per quest’ultimo si può arrivare anche a 30 anni, età del richiedente permettendo, per il prestito la durata va di norma dai 24 ai 120 mesi.

Un ulteriore vantaggio del prestito per ristrutturazione consiste nel risparmio delle spese notarili, che dovrete invece sostenere con il mutuo. Tuttavia, i tassi di interesse applicati ad un prestito sono nettamente superiori a quelli di un mutuo e possono arrivare anche a raddoppiarsi. Inoltre, se i fondi necessari alla ristrutturazione superano gli importi massimi erogati a titolo di prestito, il mutuo per ristrutturare sarà l’unica soluzione ed anche la più idonea.

 

Il mutuo per ristrutturare casa: come funziona

Non tutti però possono accendere un mutuo: la banca esigerà delle “garanzie“. Queste sono un modo per assicurarsi, almeno in teoria, che possiate essere in grado di ripagare la somma prestata. Sarà richiesta una busta paga o un reddito dichiarato che sia abbondantemente sufficiente a coprire il costo della rata: questa, in genere, non dovrà mai superare 1/3 del vostro reddito imponibile mensile.

 

mutuo per ristrutturare casa: firma del contratto.

 

Qualora il reddito non fosse sufficiente, la banca potrebbe richiedere la presenza di un garante. Si tratta, di norma, di un parente stretto con un reddito superiore che garantirà per voi: se non pagherete, toccherà a lui provvedere. C’è chi crede si tratti di una semplice formalità, ma attenzione, è una cosa molto seria ed un impegno vincolante. Oltre al reddito, vostro e del garante, la banca iscriverà sull’immobile la cosiddetta “ipoteca”.

In pratica, qualora le rate stabilite non venissero più pagate, la banca avrà il diritto di procedere alla messa all’asta del vostro immobile. Considerando che la banca vorrà solo rientrare della somma elargita a titolo di prestito, la vendita all’asta potrebbe fruttare una cifra molto inferiore al vero valore dell’immobile. Se l’ammontare finale della vendita sarà eccedente quanto dovuto alla banca (capitale e interessi compresi), una volta decurtate tutte le spese e gli oneri accessori, l’eventuale parte rimanente vi spetterà.

Se avete deciso di accendere un mutuo per ristrutturare la vostra casa, vi troverete a dover scegliere il tasso d’interesse. I principali sono il tasso fisso ed il tasso variabile. Da questi, poi, sono derivati altri tipi di tassi: misto, variabile con rata costante, variabile con tetto massimo e molti altri ancora.

Con il tasso fisso sarete certi che la rata (mensile, trimestrale o anche semestrale a seconda degli accordi) che dovrete pagare sarà sempre la stessa, indipendentemente dall’andamento degli indici di borsa e di altri complessi derivati, su cui si basa invece il tasso variabile. Probabilmente con quest’ultimo potrete risparmiare qualcosa, con il rischio, però, che possa aumentare e far lievitare la rata da pagare. Quindi, se avete in mente di chiedere un mutuo a lungo termine, il tasso fisso si rivela sicuramente più sicuro. Se invece il vostro mutuo sarà a breve termine, il tasso variabile potrebbe essere più conveniente e con un rischio moderato.

Per farvi un’idea ed un veloce calcolo dell’importo approssimativo che paghereste come rata del mutuo, potrete effettuare delle simulazioni anche online come ad esempio su Facile.it nella sezione dedicata ai “mutui per ristrutturazione casa“. Avrete modo, con pochi click, di confrontare numerose proposte di mutuo offerte da diverse banche: vi basterà semplicemente calibrare, in base alle esigenze, l’importo richiesto, il tipo di tasso e la sua durata complessiva.