Ristrutturare casa per affittare

Ristrutturare casa per affittare: gli interventi più utili

Ristrutturare casa per affittare è una buona idea? E’ la domanda che si pongono coloro che intendono affittare un’abitazione ma non sono certi dello stato in cui versa. La questione è più complessa di quanto possa sembrare a primo acchito.

 

 

In questo articolo la approfondiamo, indagando sulle ragioni che potrebbero portare alla decisione di ristrutturare una casa prima di metterla in affitto. Infine, descriveremo alcuni interventi particolarmente utili.

 

Ristrutturare casa per affittare ha senso?

Buona parte delle persone rispondere che no, ristrutturare casa prima di affittare non ha molto senso, a meno che l’abitazione non presenti dei gravi problemi. D’altronde, per quale motivo spendere tempo e denaro per un bene che verrà goduto da altri?

In realtà, si tratta di una convinzione errata, almeno in parte. La verità è che ristrutturare prima di affittare può essere un’arma efficace per aumentare i profitti derivanti dalla locazione o per trovare più facilmente uno o più inquilini. Ma andiamo con ordine… Ecco le situazioni in cui ristrutturare per affittare è una buona idea.

 

  • Se l’immobile presenta dei problemi. Fin qui, niente di sorprendente. E’ opinioni comune (e giustificata dai fatti) che un’abitazione in cattivo stato non sia facile da affittare, e costringa ad abbassare notevolmente il canone di locazione. Il riferimento è ai guasti negli impianti, ai serramenti che non funzionano o sono addirittura rotti, ai rivestimenti pesantemente lesionati etc.

 

  • Se l’immobile è semplicemente vecchio. La questione si fa già più interessante, anche perché richiama al concetto di ristrutturazione finalizzata al restyling. Ad alcuni potrebbe apparire come uno spreco riammodernare la casa prima di darla in affitto, se questa comunque non presenta problemi di vivibilità. In verità è una delle decisioni più sagge che si possano prendere, e il motivo è semplice: l’offerta di abitazioni in affitto è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, dunque la ristrutturazione può essere un motivo di differenziazione, un veicolo per superare il collo di bottiglia. Inoltre, una casa che appare moderna oltre che vivibile giustifica un canone più alto.

 

  • Se si intende affittare stanza per stanza. Questa è sempre la migliore delle alternative. La somma delle locazioni relativa alle varie stanze è sempre superiore alla locazione che si ricaverebbe affittando la casa per intero. In genere, lo scarto è del 20%, percentuale che si traduce in svariate migliaia di euro all’anno. Ora, il segreto sta nell’aumentare il numero delle stanze (sempre nel rispetto della normativa vigente). Per farlo, ovviamente, è necessario un intervento di ristrutturazione.

 

  • Se pensate di vendere al termine dell’affitto. Non tutti i contratti di affitto durano quattro anni. In alcuni casi, l’affitto è a breve termine. Spesso, questa alternativa viene scelta da chi vorrebbe vendere l’immobile ma attende che il mercato immobiliare volga al bello. In questa prospettiva, nessun intervento di ristrutturazione è sprecato, in quanto determinerebbe la possibilità di aumentare il prezzo in fase di vendita.

 

Ristrutturare prima di affittare: quali interventi

Dunque, nella maggior parte dei casi, ristrutturare prima di affittare non solo è una decisione saggia, ma è persino un atto doveroso, e per facilitare la ricerca degli inquilini e per aumentare concretamente i profitti. Ma… Quali interventi andrebbero realizzati? Ovviamente dipende dalle varie situazioni e dalle esigenze del momento. E’ possibile, comunque, stilare una lista degli interventi più frequentemente richiesti e, di conseguenza, più utili.

Tinteggiatura. A conti fatti, vista la “leggerezza” dell’intervento, non dovrebbe nemmeno rientrare nella categoria ristrutturazione. Ad ogni modo, è sempre bene procedere con la classica mano di pittura prima di mettere in affitto il locale. E’ un’atto semplice, anche poco costoso, eppure in grado di migliorare l’estetica di qualsiasi immobile e, nei limiti del consentito, farlo apparire più “giovane” di quanto in realtà non sia. In ogni caso, è sempre bene tinteggiare le pareti prima di concedere l’abitazione agli altri. Ovviamente, scegliete colori neutri, anche perché – se scegliete la via della personalizzazione – potreste accorgervi che i potenziali inquilini hanno gusti diversi dai vostri.

Rifacimento degli impianti. E’ un intervento importante, anche relativamente costoso. Spesso, però, è necessario. Lo è quando gli impianti presentano dei malfunzionamenti. Il consiglio è di non lesinare tempo e denaro nel rifacimento degli impianti, soprattutto quando il loro stato attuale può compromettere il tenore di vita. Iniziate con gli impianti più importanti dal punto di vista della sicurezza, ovvero l’impianto elettrico. Proseguite con quello idraulico e infine occupatevi del riscaldamento.

Sostituzione dei serramenti. Anche questo è un intervento che può costare molto. Si va dalle poche centinaia di euro fino alle migliaia. Eppure, sostituire i serramenti è doveroso in almeno due casi. Primo, quando non funzionano a dovere, magari si ravvisa una certa difficoltà nel chiudere le ante, o sono addirittura lesionati. Secondo, quando, pur funzionando a dovere, appaiono vecchi e malandati. Sono infatti i serramenti (certo insieme ad altri elementi) a incidere profondamente sull’estetica di una casa. Un’abitazione, per quanto eccellente dagli altri punti di vista, se contiene serramenti malandati sarà sempre un’abitazione “non bella”. Anche qui. il consiglio è di optare per un approccio neutro, estraneo a ogni apparentemente tentativo di personalizzazione.

 

Parete in Cartongesso

 

Divisione dei locali. Questo è l’intervento è più intelligente che possiate fare. Se l’abitazione è dotata di una stanza particolarmente grande, dividetela. Ricaverete un locale che potrete mettere in affitto, aumentando così i guadagni in maniera considerevole. Ciò rappresenta un’intervento da realizzare soprattutto quando si ha l’intenzione di affittare a studenti e giovani lavoratori, più propensi a vivere in pochi metri quadri. Ovviamente, non esagerate: create un locale ulteriore solo se raggiunge almeno i 12 metri quadri di ampiezza.

Dividere una stanza è meno costoso e laborioso di quanto si pensi. Molto spesso, è sufficiente elevare una parete in cartongesso. L’unico problema di questo intervento risiede nella necessità di inoltrare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). D’altronde, pur utilizzando il cartongesso, si causerebbe una pesante modificazione della planimetria.

Dunque, non lesinate tempo e denaro. Se volete trarre il meglio da una locazione, realizzate e fate realizzare interventi di ristrutturazione. Però, che sian ben mirati, e facciano riferimento alle dinamiche e alle esigenze che abbiamo descritto nei paragrafi precedenti.

 

 

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