Ristrutturare per vendere

Ristrutturare per vendere: consigli per massimizzare il profitto

Ristrutturare per vendere: a molti questa idea potrebbe apparire bislacca. D’altronde, che senso ha investire denaro e tempo per un bene che si intende alienare? In realtà le ragioni sono più d’una. Ne parleremo in questo articolo, affrontando la questione da più punti di vista ed elencando gli interventi che dovrebbero essere realizzati.

 

 

E’ una buona idea ristrutturare per vendere?

In realtà, è sempre una buona idea ristrutturare per vendere. Ovviamente, non si parla di interventi di ristrutturazione pesanti o che, di contro, incidono in modo vistoso sull’identità estetica della casa. Quest’ultimo aspetto, infatti, è appannaggio del futuro proprietario, che certamente personalizzerà l’abitazione secondo i suoi gusti.

Tuttavia, ristrutturare per vendere è un atto doveroso e utile per almeno due motivi.

In primis, perché consente di soddisfare un’esigenza avvertita da chiunque voglia vendere casa: aumentare il valore del bene. Ovviamente si parla di un aumento tutt’altro che fittizio, anche perché non è raro che l’abitazione venga fatta oggetto di perizia (dalla banca, se il compratore richiede un mutuo, o dal compratore stesso). Ad ogni modo, aumentare il valore di un’abitazione è un’azione irrinunciabile, visto il trend negativo dei prezzi delle case. Ristrutturare è un modo per contrastare questa tendenza o, semplicemente, per non subirne gli effetti sulla propria pelle.

Il secondo motivo riguarda il concetto di utilità. A prescindere dalle dinamiche del settore immobiliare, la ristrutturazione pre-vendita può sortire benefici di tipo economico. La stragrande maggior parte degli interventi che vengono realizzati in questo ambito, infatti, ha un costo relativamente basso, comunque inferiore al guadagno che se ne trae in termini di valore di mercato. Dunque, perché non attendere magari qualche mese e godere di un profitto più elevato?

Infine, c’è un ulteriore dinamica da prendere in considerazione. Se avete intenzione di “vendere comodamente” e quindi delegare la ricerca del compratore a un’agenzia immobiliare, sappiate che vi è più di una possibilità che sia la stessa agenzia a chiedervi di ristrutturare. L’obiettivo è lo stesso: aumentare il valore dell’abitazione.

 

Ristrutturare per vendere: a cosa fare attenzione

La questione “ristrutturare per vendere” è più complessa di quanto si possa pensare. Anche perché la logica degli interventi, come facilmente intuibile, è diversa rispetta a una ristrutturazione effettuata per soddisfare le proprie esigenze abitative. In primis, tutti gli interventi devono essere finalizzati all’aumento del valore dell’immobile e alla generazione di un profitto ulteriore.

Per raggiungere questo obiettivo è bene optare per determinate tipologie di lavori da far realizzare, chiaramente, solo da imprese specializzate e competenti come, ad esempio, Edilapuana che opera in tutta la Versilia e nelle province di Massa Carrara e La Spezia.

Ecco quali interventi realizzare:

 

  • Interventi che puntano sull’estetica. Il prezzo di un’abitazione non è dato solo al grado di abitabilità e da caratteristiche prettamente funzionali, ma anche dal livello di piacevolezza estetica. Dunque, optate per interventi che fanno leva su questo aspetto. Ovviamente, state attenti a non personalizzare l’abitazione, fosse anche agendo sui rivestimenti. La personalizzazione è appannaggio del compratore.

 

  • Interventi che aumentano la vivibilità in maniera documentata. Quando viene analizzata un’abitazione e stabilito il suo valore di mercato, vengono presi in considerazione soprattutto i documenti. Dunque, preferite gli interventi che sanciscono un grado di qualità elevato in maniera inequivocabile. Il riferimento è, in particolare agli interventi che aumentano la classe di efficienza energetica dell’immobile.

 

  • Interventi concreti. Ovviamente, non barate. Anche perché in quel caso avreste tutto da perdere e niente di guadagnare, anche senza considerare la questione etica, che pur deve contare qualcosa. Dunque, non commissionate interventi di facciata, che solo all’apparenza aumentano il grado di vivibilità di un immobile o la sua piacevolezza estetica. Per esempio, se l’immobile ha problemi di umidità, omettere questo particolare e nascondere il tutto dietro la classica mano di pittura non servirà a nulla. Anche perché un atteggiamento simile vi esporrebbe a contestazioni future, con tutto ciò che ne consegue in termini legali e civili.

 

Ovviamente, se l’immobile presenta elementi di criticità dal punto di vista edilizio, intervenite in maniera concreta. O, perlomeno, abbiate l’accortezza di rendere edotto il compratore della presenza di tali problemi (se questi non pregiudicano l’abitabilità della casa). Ovviamente, in quest’ultimo caso, l’immobile risulterà svalutato rispetto alle sue reali potenzialità.

 

Quali interventi per ristrutturare casa in vista di una vendita

Una volta chiariti finalità e approcci corretti al tema della ristrutturazione pre-vendita, possiamo elencare alcuni degli interventi più frequenti o, per meglio dire, preferibili.

 

Ristrutturare casa per vendere: interventi di homerelooking.

 

  • Sostituzione serramenti. Cambiare porte e finestre può essere molto utile per almeno due motivi. Se i serramenti esistenti sono vecchi, demodé o malconci, questo intervento permette di migliorare l’estetica dell’immobile nel suo complesso. Inoltre, se si è disposti a spendere un po’ di più, è possibile migliorare la classe energetica di un edificio. E’ proprio questa dinamica (passaggio da una classe bassa a una classe più alta) a garantire l’aumento più cospicuo di valore.

 

  • Sostituzione rivestimenti. Discorso simile per la sostituzione dei rivestimenti, categoria che riguarda ovviamente i rivestimenti delle pareti e il pavimento. A un prezzo tutto sommato contenuto (bastano 20,00 € al mq) è possibile migliorare l’aspetto dell’immobile, esigenza che si avverte soprattutto quando i vecchi rivestimenti hanno fatto il proprio tempo e appaiono sbiaditi o addirittura lesionati.

 

  • Tinteggiatura. La classica di “mano” va passata sempre. Anche perché dona una certa presentabilità all’immobile. Inoltre, ce la si può cavare con poche centinaia di euro. Ovviamente, come già accennato, evitate le tinteggiature finalizzate alla coperture delle macchie di umidità, se prima non avete risolto il problema dal punto di vista strutturale. Per il resto, optate per una soluzione neutra dal punto di vista estetico. Il vostro gusto, se ristrutturate per vendere, non deve avere alcuna voce in capitolo.

 

  • Rifacimento degli impianti. Il consiglio è di coinvolgere gli impianti se e solo se questi presentano dei problemi, e dal punto di vista energetico e dal punto di vista della sicurezza. Potrebbe inoltre emergere la “semplice” necessità di un ammodernamento, ma in questo caso valutate bene il rapporto tra costi e benefici. Ricordate che gli interventi di ristrutturazione, se realizzati in prospettiva di una vendita, devono essere finalizzati all’aumento realistico e giustificato del valore dell’immobile. Per il resto, fate tutto ciò che nella vostra disponibilità e coerentemente con le tempistiche che avete stabilito. Certo, se il vostro obiettivo è vendere subito, non impegnate l’immobile in interventi che possano durare mesi.