Nonostante la diffusione di altri dispositivi, sistemi e impianti per il riscaldamento, i caloriferi in ghisa tengono botta. D’altronde sono facili da installare, costano relativamente poco e fanno il proprio dovere, soprattutto se destinati a riscaldare locali piccoli.
Ne parliamo in questa guida. Forniremo una panoramica delle varie tipologie di caloriferi in ghisa, elaboreremo una stima dei prezzi e offriremo qualche consiglio per risparmiare senza compromettere la qualità dell’elemento e l’efficacia dell’installazione.
Caloriferi in ghisa: pro e contro
I caloriferi in ghisa sono sistemi efficienti? Certo, ma non sono privi di difetti. Dunque, è bene fare una panoramica dei pro e dei contro. Iniziamo dai primi.
- Lunga durata nel tempo: i caloriferi in ghisa sono noti per la loro eccezionale resistenza. Possono durare decenni senza perdere efficienza, ragione per cui si configurano come una soluzione affidabile e durevole, anche in condizioni di utilizzo intenso o in ambienti soggetti a umidità e sbalzi di temperatura.
- Ottima capacità di accumulo termico: una volta riscaldati, mantengono il calore più a lungo rispetto ad altri materiali. Ciò significa che continuano a riscaldare l’ambiente anche dopo lo spegnimento del sistema, contribuendo a ridurre i consumi energetici complessivi.
- Compatibilità con impianti a bassa temperatura: i caloriferi in ghisa funzionano bene anche con caldaie a condensazione o pompe di calore, grazie alla loro inerzia termica. Questo li rende adatti alle nuove tecnologie orientate al risparmio energetico.
- Valore estetico e stile retrò: i modelli classici, soprattutto quelli a colonnine, si integrano perfettamente negli ambienti dallo stile vintage o industriale. Alcuni modelli decorati sono veri e propri oggetti di design, apprezzati anche nell’interior contemporaneo.
Questi, invece, sono i difetti.
- Riscaldamento lento: la ghisa impiega più tempo a raggiungere la temperatura desiderata. Questo rallenta la capacità del calorifero di riscaldare rapidamente l’ambiente, il ché lo rende meno adatto agli ambienti dove è richiesto un riscaldamento tempestivo.
- Peso elevato: la ghisa è un materiale molto pesante, quindi i caloriferi risultano ingombranti e difficili da trasportare. Questo aspetto incide sui costi di manodopera e può limitare le possibilità di installazione in alcune abitazioni.
- Prezzi dei modelli decorati: sebbene i caloriferi in ghisa siano generalmente economici, quelli decorati o su misura possono costare sensibilmente di più. In questi casi, si entra nella fascia dei prodotti di design, non sempre accessibili.
- Necessità di manutenzione periodica: rispetto ai modelli in acciaio o alluminio, quelli in ghisa possono richiedere una verniciatura più frequente. Inoltre, se installati in ambienti umidi, sono più soggetti a ossidazione nel tempo.
I pregi compensano i difetti? Sulla carta sì, ma sta a voi giudicare.
Quanto costano i caloriferi in ghisa?
La risposta è: poco, almeno rispetto alle principali soluzioni. Certo, i prezzi sono variabili. Essi dipendono dal numero di elementi e dalla tipologia.
Tabella dei prezzi
Ecco una tabella che mostra plasticamente i prezzi e opera un discrimine tra le varie tipologie di caloriferi.
Prestazione | Prezzi in € |
Fornitura calorifero in ghisa a colonne (3 elementi) | 50-500 |
Fornitura calorifero in ghisa a piastre (3 elementi) | 60-450 |
Fornitura calorifero in ghisa elettrico | 400-500 |
Installazione caloriferi in ghisa | 70-200 |
Le tipologie di caloriferi in ghisa
Nel paragrafo precedente abbiamo introdotto alcune tipologie di caloriferi in ghisa. In questo, le approfondiamo e ne citiamo altre.
- Caloriferi a colonnine: sono i modelli più tradizionali, formati da più elementi verticali uniti tra loro. Consentono una buona diffusione del calore e hanno un’estetica vintage molto apprezzata. Sono perfetti per ambienti classici o ristrutturazioni in stile industriale.
- Caloriferi a piastre: meno diffusi rispetto alle colonnine, presentano una superficie piatta e uniforme. Offrono una distribuzione del calore più omogenea e si adattano bene ad ambienti moderni o spazi ristretti grazie alla forma compatta.
- Caloriferi elettrici in ghisa: funzionano senza l’ausilio di un impianto idraulico, sfruttando una resistenza elettrica. Sono ideali per piccoli ambienti o per case vacanze, in quanto possono essere installati anche senza grandi lavori edili.
- Modelli verticali: sfruttano lo spazio in altezza, quindi sono indicati per ambienti stretti o con poco spazio a parete. Offrono prestazioni simili a quelli orizzontali ma con un impatto visivo più marcato e un’estetica moderna.
- Modelli orizzontali: rappresentano la scelta più comune. Si installano solitamente sotto le finestre, migliorando la circolazione dell’aria calda. Sono disponibili in varie lunghezze e altezze, adattabili a qualsiasi esigenza domestica.
Un confronto con i caloriferi (o radiatori) in acciaio e alluminio
I caloriferi in ghisa “competono” con molti altri dispositivi, ma soprattutto con i caloriferi in acciaio e alluminio. Dunque, ecco una tabella di comparazione.
Caratteristica | Ghisa | Acciaio | Alluminio |
Inerzia termica | Alta | Media | Bassa |
Velocità di riscaldamento | Lenta | Media | Veloce |
Peso e facilità di installazione | Elevato | Medio | Leggero |
Come risparmiare anche sui caloriferi in ghisa
I caloriferi non costano molto, anche se alcuni modelli potrebbero risultare più dispendiosi di alti. Nondimeno, emerge la necessità, o almeno la volontà per risparmiare.
A tal proposito, c’è una buona notizia: è possibile contenere la spesa senza sacrificare la qualità o ripiegare su soluzioni poco efficienti.
Un buon punto di partenza è ridurre le spese legate all’installazione, affidandosi a imprese che siano sì qualificate, ma anche in grado di offrire tariffe competitive.
Come trovarle? La strategia migliore consiste nel raccogliere più preventivi, confrontarli con attenzione e selezionare quello che garantisce il miglior equilibrio tra costo e prestazioni.
Questa modalità di scelta si rivela efficace in molti ambiti, ma risulta particolarmente utile per gli interventi suscettibili delle caratteristiche dell’operatore, come l’installazione di dispositivi per il riscaldamento.
Attenzione, però: il confronto ha senso solo se i preventivi sono chiari, strutturati in modo simile e ricchi di dettagli. In caso contrario, sarebbe difficile trarre conclusioni attendibili.
Per ottenere preventivi realmente confrontabili, meglio evitare ricerche manuali e utilizzare strumenti pensati appositamente per facilitare questo tipo di analisi.
Uno dei più efficienti è quello offerto da Ristrutturare-Casa: consente di accedere in modo semplice e veloce a imprese affidabili e con un buon rapporto qualità-prezzo.
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