Lo smaltimento dell’amianto è una questione delicata. In primis, perché è l’amianto stesso a suggerire prudenza, visti gli effetti sulla salute. In secondo luogo, perché rappresenta un obbligo come minimo nei confronti di sé stessi, e finalizzato alla preservazione della propria incolumità. Infine, perché costa. Ne parliamo qui, spiegando perché l’amianto vada smaltito, come si fa, quanto costa e come è possibile risparmiare senza effetti negativi sulla qualità dell’intervento.
Perché è necessario smaltire l’amianto correttamente?
L’amianto va smaltito, e in primo luogo rimosso dalla propria abitazione, in quanto si tratta di un materiale molto nocivo per la salute. Infatti, la sua esposizione aumenta in maniera drastica il rischio di contrarre alcune fatali patologie.
L’amianto, soprattutto se danneggiato, emana polveri. Queste polveri, una volta respirate, possono depositarsi nei polmoni, causando infiammazioni e danni a lungo termine. Tra i rischi più gravi si annoverano il mesotelioma pleurico, un tipo aggressivo di tumore che colpisce la membrana dei polmoni, e l’asbestosi, una malattia polmonare cronica caratterizzata da cicatrizzazione dei tessuti polmonari. Inoltre, l’amianto è strettamente legato al cancro ai polmoni e ad altri tumori del tratto respiratorio e digestivo.
Le prognosi di queste malattie sono generalmente sfavorevoli. Per quanto concerne il mesotelioma pleurico, la sopravvivenza media ha esiti influenzati da fattori come l’età, la salute generale e l’efficacia dei trattamenti (chirurgia, chemioterapia o immunoterapia). L’asbestosi, dal canto suo, non è reversibile. Allo stesso tempo, la sua prognosi è variabile. In buona sostanza, la malattia smette di progredire appena si interrompe l’esposizione all’amianto. Per quanto concerne il tumore ai polmoni, la prognosi dipende dal tipo e dallo stadio.
Quanto costa la rimozione e lo smaltimento dell’amianto?
La rimozione dell’amianto e il suo smaltimento vengono richiesti dal proprietario di casa o da chi ne fa le veci, ma può essere realizzato solo da personale qualificato e autorizzato. I costi sono variabili, ma quasi sempre sostenibili, soprattutto se si rapportano ai benefici apportati. Ecco una tabella riassuntiva.
Prestazione | Costo in € al mq |
Rimozione e smaltimento amianti superficie fino 100 mq | 14 – 20 |
Rimozione e smaltimento amianti superficie fino a 200 mq | 11 – 16 |
Rimozione e smaltimento amianti superficie oltre 500 mq | 8 – 12 |
Incapsulamento amianto | 15 – 25 |
Confinamento amianto | 25 – 35 |
Come potete notare, i prezzi beneficiano delle economie di scala. Più grande è la superficie, minore è il costo al mq.
Rimozione e smaltimento eternit: come si fa?
Come già specificato, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto sono appannaggio di personale qualificato. È comunque utile, per il committente, conoscere le varie fasi dell’intervento. Le presentiamo qui.
- Valutazione preliminare e analisi dei rischi: un tecnico qualificato esegue un’ispezione dell’edificio per individuare la presenza di amianto e valutarne lo stato di conservazione. Questa analisi permette di determinare se il materiale rappresenta un rischio immediato o se può essere gestito in modo sicuro senza rimozione.
- Pianificazione e notifica agli enti competenti: si redige un piano operativo che dettaglia le modalità di intervento, i dispositivi di protezione da utilizzare e le misure di sicurezza. Questo piano deve essere inviato alle autorità competenti per ottenere le necessarie autorizzazioni prima di iniziare i lavori.
- Preparazione del cantiere: l’area interessata viene isolata per evitare la dispersione di fibre di amianto nell’ambiente. Si utilizzano barriere fisiche, come teloni e strutture sigillate, e si predispongono sistemi di ventilazione con filtri HEPA per proteggere le persone e l’ambiente circostante.
- Rimozione controllata dell’amianto: gli operatori, muniti di dispositivi di protezione individuale (DPI) come tute sigillate, guanti e maschere con filtri, rimuovono l’amianto manualmente o con attrezzature specifiche. Durante questa fase, il materiale viene trattato con prodotti incapsulanti per ridurre il rilascio di fibre.
- Imballaggio e stoccaggio temporaneo: il materiale rimosso viene sigillato in sacchi speciali certificati e identificati con etichette di pericolo. Questi vengono stoccati temporaneamente in aree designate e protette, in attesa del trasporto.
- Trasporto e smaltimento: il materiale viene trasportato da aziende autorizzate verso discariche specializzate per rifiuti pericolosi, rispettando le normative vigenti. Durante il trasporto, si seguono protocolli rigorosi per evitare contaminazioni.
- Bonifica e controllo finale: dopo la rimozione, l’area viene bonificata mediante aspiratori industriali con filtri HEPA e lavaggi specifici. Si effettuano test di controllo per verificare l’assenza di fibre residue, garantendo la sicurezza dell’ambiente prima della restituzione agli occupanti.
Come potete notare, le operazioni sono complesse e richiedono prudenza e dunque si pongono decisamente al di fuori del raggio d’azione del fai da te.
Le alternative alla rimozione: il confinamento e l’incapsulamento
In alcuni casi, come per esempio la presenza di un amianto integro, la rimozione rappresenta un rischio inutile oltre che un fastidio (in quanto impone lo smontaggio della copertura). Ecco che si profilano soluzioni più vantaggiose, come l’incapsulamento e il confinamento.
L’incapsulamento è una tecnica utilizzata per trattare il materiale in modo da evitare la dispersione delle sue fibre nell’ambiente. Consiste nell’applicare un prodotto specifico, solitamente una resina o un composto sigillante, direttamente sulla superficie del materiale. Questo trattamento crea una pellicola protettiva che blocca le fibre, impedendone il rilascio nell’aria.
L’incapsulamento può essere suddiviso in due categorie principali:
- Incapsulamento penetrante, dove il prodotto penetra nei pori del materiale, consolidandolo dall’interno.
- Incapsulamento a barriera, che sigilla la superficie del materiale formando uno strato esterno protettivo.
Questa tecnica è consigliata per materiali che non sono gravemente deteriorati e che non sono soggetti a vibrazioni o usura significativa. Tuttavia, richiede una manutenzione periodica per verificarne l’integrità nel tempo.
Il confinamento, invece, è un metodo che prevede l’isolamento fisico del materiale contenente amianto tramite l’installazione di una barriera permanente o temporanea. Questa soluzione serve a impedire l’accesso diretto al materiale e a prevenire la dispersione di fibre nell’ambiente circostante. Le barriere utilizzate possono essere:
- Pannelli rigidi, come cartongesso o lastre di metallo, che vengono fissati al di sopra del materiale contenente amianto.
- Barriere flessibili, come fogli di plastica rinforzata o altri materiali sigillanti, che avvolgono il materiale per isolarlo.
Come abbiamo già specificato, il confinamento è indicato in ambienti dove l’amianto non è deteriorato. Va detto che incapsulamento e confinamento vengono spesso combinati insieme per massimizzare la sicurezza. In ogni caso, anche il confinamento richiede monitoraggio e manutenzione regolari per garantire che le barriere rimangano efficaci e non si deteriorino nel tempo.
Smaltimento eternit: si può risparmiare in sicurezza?
Rimuovere e smaltire l’eternit significa sostenere un costo che grava sul proprietario dell’edificio. Un costo, però, che può essere ridotto senza compromettere la qualità e quindi la sicurezza dell’intervento. Come? Ovviamente, mediante il confronto dei preventivi. Esso permette di individuare una soluzione ottima per rapporto qualità prezzo, all’interno di un paniere più o meno ampio.
Il trucco sta nell’ottenere offerte valide provenienti da aziende di qualità e sufficientemente omogenee da facilitare la comparazione dei prezzi e dei servizi. Queste offerte non possono essere ottenute mediante intervento diretto, ovvero contattando una impresa dopo l’altra.
Il miglior approccio consiste nel fare riferimento ai tool di richiesta preventivi online, come quello gratuito di Ristrutturare-Casa.it che con pochi clic garantisce preventivi omogenei e non impegnativi.