Ristrutturare il bagno è uno degli interventi più richiesti. È anche uno dei più complessi, non tanto per il grado di difficoltà che caratterizza i lavori, quanto per la quantità di variabili che lo contraddistinguono.
Insomma, quando si ristruttura il bagno è possibile fare molte cose. Ecco che sta al committente prendere delle decisioni e assumersi la responsabilità di quello che sarà il bagno nei prossimi cinque, dieci, quindici anni.
Da qui, la necessità di informarsi. La guida che segue nasce proprio per soddisfare questo bisogno informativo: opereremo una stima precisa dei costi, daremo indicazioni sui preventivi (es. a chi chiederli), parleremo dei lavori a disposizione, dei permessi e di altro ancora.
Perché ristrutturare il bagno?
Prima di partire con la carrellata di cifre, informazioni e consigli è bene parlare dell’opportunità di ristrutturare il bagno e rispondere alla domanda: perché farlo? A dire il vero, i motivi sono numerosi:
- Aumento del valore della proprietà: un bagno rinnovato può aumentare considerevolmente il valore di una casa. Gli acquirenti potenziali apprezzano bagni moderni e ben progettati, considerandoli un grande vantaggio. Materiali di alta qualità, una disposizione funzionale e un’estetica aggiornata possono rendere la casa più attraente sul mercato immobiliare, consentendo di ottenere un prezzo di vendita più elevato o di accelerare la vendita.
- Miglioramento dell’esperienza abitativa: il bagno non è solo un locale funzionale ma anche uno spazio dove rilassarsi, dove far scivolare via le tensioni della giornata. Un bagno moderno, comodo ed esteticamente gradevole impatta dunque sulla qualità della vita e dell’esperienza residenziale.
- Costi bassi: oggi ristrutturare un bagno costa relativamente poco. Soprattutto, e come vedremo più avanti, esistono strumenti per abbattere i costi (bonus fiscali, utilizzo sistematico dei preventivi).
Ristrutturazione bagno: quanto costa?
Iniziamo con i prezzi, proponendo una tabella di quelli relativi ai lavori più comuni durante la ristrutturazione del bagno.
Tabella dei prezzi per ristrutturare il bagno
Prestazione | Prezzi in € |
Sostituzione dei rivestimenti | da 12 a 100 al mq |
Sostituzione sanitari | da 180 a 1000 (ciascuno) |
Sostituzione rubinetteria | da 40 a 500 (ciascuno |
Arredamento bagno | da 170 a 2500 (totale) |
Installazione vasca o box doccia | da 190 a 2500 al mq |
Rifacimento dell’impianto idrico | da 100 a 500 (a punto acqua aggiunto) |
Certificazione e permessi (quando necessari) | da 900 a 2500 (totale) |
Manodopera | da 25 a 55 all’ora |
Ristrutturazione chiavi in mano | da 280 a 390 all’ora |
I fattori che influenzano i costi
Ecco una lista esaustiva dei fattori che incidono sulla spesa per la ristrutturazione del bagno:
- Dimensioni: la dimensione del bagno è uno dei principali fattori che influenzano i costi di ristrutturazione. Un bagno più grande richiede più materiali, più tempo per la manodopera e potrebbe necessitare di più interventi strutturali rispetto a un bagno più piccolo. Le superfici da coprire e le quantità di rivestimenti e arredi da installare aumentano proporzionalmente con la dimensione del locale.
- Scelta dei materiali: i materiali scelti per la ristrutturazione possono variare notevolmente nei costi. Ad esempio, piastrelle in ceramica o porcellana sono generalmente più economiche rispetto a quelle in marmo o pietra naturale. Anche la scelta di sanitari e rubinetteria influisce sui costi: un lavabo di design o una vasca freestanding possono essere significativamente più costosi di soluzioni standard.
- Costi della manodopera: la manodopera rappresenta una parte importante del budget per la ristrutturazione del bagno. I costi variano in base alla regione, alla complessità del lavoro e all’esperienza dei professionisti coinvolti. Professionisti specializzati come idraulici, elettricisti e piastrellisti possono avere tariffe diverse, e lavori più complessi richiedono tempi di esecuzione più lunghi, aumentando i costi complessivi.
- Modifiche murarie: l’abbattimento di tramezzi per l’ampliamento del bagno o il rifacimento degli impianti che richiedono opere demolitive aumentano i costi di ristrutturazione. Questi interventi strutturali richiedono permessi specifici e possono coinvolgere anche il rinforzo delle strutture portanti, aggiungendo ulteriori spese.
- Eventuali permessi: a seconda del tipo e dell’entità dei lavori di ristrutturazione, potrebbe essere necessario ottenere permessi più o meno pesanti. Ne parliamo nei prossimi paragrafi.
- Eventuali ispezioni preliminari: per bagni particolari o in condizioni sui generis, potrebbe essere necessaria un’ispezione preliminare per valutare lo stato degli impianti e delle strutture. Queste ispezioni, spesso eseguite da ingegneri o periti, hanno un costo aggiuntivo ma sono fondamentali per evitare problemi futuri e garantire la sicurezza del progetto.
- Consulenze di interior designer: rivolgersi a un interior designer per la progettazione del nuovo bagno può aggiungere valore estetico e funzionale alla ristrutturazione, ma comporta anche un costo aggiuntivo. Va detto, tuttavia, che le consulenze professionali aiutano a ottimizzare lo spazio, scegliere i materiali e definire lo stile del bagno, garantendo un risultato armonioso e ben progettato.
Servono permessi per rifare il bagno?
Questa domanda è più che legittima. In primis, perché l’obbligo di ottenere permessi fa sempre un po’ paura (allunga i tempi, impone spese). In secondo luogo, perché la normativa a tal proposito è complessa. Infatti, la ristrutturazione del bagno impone l’acquisizione dei permessi in alcuni casi specifici e solo in quelli.
Per esempio, quando si rifà l’impianto, quando si modifica il disegno originale. In quel caso, è necessario il permesso intermedio, la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Costa 2-3.000 euro e non richiede parere specifico dell’ente per procedere (al netto dei possibili controlli successivi).
Quando si allarga il bagno a scapito delle altre stanze, e si abbattono/spostano solo muri interni, allora è necessaria la CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, il permesso più leggero. Costa un migliaio di euro e si invia in regime di autodichiarazione.
In tutti gli altri casi, es. sostituzione rivestimenti e rubinetteria, l’intervento ricade nell’edilizia libera, dunque, non è necessario alcun permesso.
Consigli per il rifacimento del pavimento e dei rivestimenti del bagno
Passiamo ora ai consigli per la ristrutturazione del bagno, intervento per intervento. Iniziamo da quello più comune: la sostituzione dei rivestimenti.
Per la sostituzione dei pavimenti e dei rivestimenti, è importante considerare materiali durevoli e facili da pulire come piastrelle in ceramica, gres porcellanato o pietra naturale.
Le piastrelle in ceramica offrono una vasta gamma di colori e finiture, mentre il gres porcellanato è noto per la sua resistenza e versatilità, nonché per la sua capacità di replicare l’estetica di materiali più eleganti ma magari non adatti a un bagno (es. il parquet).
La pietra naturale, come il marmo o l’ardesia, aggiunge un tocco di eleganza e lusso.
Ovviamente, vanno valutati anche i colori. Quelli chiari, come il bianco, il beige o il grigio, aiutano a creare un ambiente luminoso e spazioso, mentre i colori scuri possono aggiungere un senso di intimità e raffinatezza. Nondimeno, si può pensare a combinazioni di colori e i motivi decorativi, che possono essere utilizzati per creare accenti visivi e dare personalità allo spazio.
Consigli per la sostituzione dei rubinetti
La sostituzione della rubinetteria impatta sullo stile generale del bagno. Per un look moderno e minimalista, si può optare per rubinetteria cromata o in acciaio inossidabile con linee pulite e design geometrici.
Gli stili vintage o classico possono essere ottenuti con rubinetteria in finiture di bronzo o ottone, magari con dettagli decorativi e forme più arrotondate. Si può pensare anche ai rubinetti a cascata, che offrono un tocco di eleganza contemporanea, creando un effetto visivo che mima il flusso naturale dell’acqua.
Trasformazione della vasca in doccia: una soluzione pratica
La trasformazione della vasca in doccia è un intervento pratico che può migliorare la funzionalità del bagno. Tale sostituzione, infatti, consente di ottimizzare lo spazio, il che rende il bagno più accessibile e agevole da pulire.
Inoltre, una doccia consuma meno acqua rispetto a una vasca, contribuendo a risparmiare risorse. La personalizzazione con vetri trasparenti, piastrelle decorative e sistemi di idromassaggio può aggiungere un tocco di lusso e comfort, trasformando il bagno in una spa personale.
Nondimeno, bisogna considerare il tema dell’accessibilità: per chi non riesce a muoversi come dovrebbe (anziani, malati) la doccia è senz’altro più comoda della vasca.
Quando intervenire sull’impianto idrico?
Intervenire sull’impianto idrico è necessario quando si riscontrano problemi come perdite d’acqua, bassa pressione o tubature vecchie e arrugginite.
Si può pensare a una riparazione o a un rifacimento dell’impianto idraulico. Quest’ultimo può prevenire danni strutturali e migliorare l’efficienza del sistema idrico.
In alcuni casi, poi, si rivela essenziale l’aggiunta di nuovi punti acqua, es. quando si prevede l’installazione di nuovi sanitari o elettrodomestici, come lavatrici o lavastoviglie.
Anche l’adeguamento alle normative vigenti e l’installazione di dispositivi di risparmio idrico possono richiedere interventi sull’impianto.
Ristrutturare il bagno: i bonus disponibili
I costi, come abbiamo visto, sono molto variabili. In alcuni casi, possono essere abbastanza alti. Per fortuna, però, possono essere mitigati dall’accesso ai bonus fiscali.
Il bonus corrisponde al rifacimento bagno è quello per le “semplici” ristrutturazioni. Consiste nella detrazione del 50% della spesa dall’IRPEF nel giro di dieci anni. Va detto, che tale bonus è riservato solo agli interventi più pesanti, quindi non alla sostituzione dei rivestimenti.
Vanno presi in considerazione anche bonus più specifici, da attivare qualora gli interventi rispondessero a requisiti particolari, quali ad esempio:
- Ecobonus, per gli interventi che migliorano la classe energetica. Detrazione del 65% in 5 anni.
- Bonus mobili, per l’acquisto di mobili. Detrazione del 50% in 10 anni.
L’importanza dei preventivi prima di ristrutturare il bagno
I prezzi possono essere mitigati anche dal… Buon senso. Ovvero, dall’utilizzo intelligente dei preventivi. Si tratta di raccogliere più offerte, confrontarle e individuare la soluzione più interessante.
Non a mano, sia chiaro: contattare le imprese una ad una è decisamente stressante. Bensì, mediante tool di richiesta preventivi, come quello di Ristrutturare-Casa: il servizio è gratuito e ti permette di chiedere preventivi online alle migliori aziende di ristrutturazione bagno.
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