Ristrutturare casa per risparmio energetico

Ristrutturare casa per risparmio energetico: ecco gli interventi necessari

Ristrutturare casa per risparmio energetico è un obiettivo di molti. Si tratta di un obiettivo più che giusto, anzi determinante sotto tutti i punti di vista, in primo luogo economico. E poi, più per questioni legislative che per una questione strutturale, ristrutturare casa per risparmio energetico costa relativamente poco.

 

 

In questo articolo affrontiamo l’argomento, specificando perché valga la pena ristrutturare casa per il  risparmio energetico e descrivendo alcuni dei principali interventi che consentono di raggiungere questo obiettivo.

 

Perché pensare al risparmio energetico

Negli ultimi decenni si sta diffondendo una sensibilità ecologica, la quale pone in essere una trasformazione non solo nel pensiero ma anche nel comportamento. Ciò, a sua volta, si riflette nelle scelte che si compiono circa la gestione dell’abitazione. Dinamiche ecologiche a parte, ci sono motivi meno idealisti e ancora più veniali per ristrutturare casa in una prospettiva di risparmio energetico. Ecco i tre principali.

 

  • La spesa per i consumi energetici. E’ il più banale, e d’altronde lo suggerisce il nome. Tuttavia, occorre fare chiarezza sulla questione quantitativa. Quanto si risparmia? In realtà, se gli interventi fanno riferimento alle tecnologie più recenti, è possibile ridurre i consumi in maniera drastica, anche nell’ordine del 40%, se i lavori prevedono la sostituzione degli impianti. Il risparmio in bolletta, dunque, è ingente e consente di recuperare le somme spese per la ristrutturazione nel medio-lungo periodo. 

 

  • Il bonus verde. Le dinamiche di sensibilizzazione hanno coinvolto anche il legislatore, il quale ha varato il cosiddetto bonus verde. Con questo termine si indica un regime di agevolazione fiscale che consente di detrarre dall’IRPEF fino al 65% delle spese. Un risparmio ingentissimo, il quale, va detto, può essere realizzato solo nel corso di dieci d’imposta. Si tratta comunque di un incentivo davvero utile. 

 

  • La valorizzazione economica dell’abitazione. Le dinamiche di prezzo spesso non vengono prese in considerazione, anche perché nella maggior parte dei casi chi ristruttura lo fa per godere degli interventi. Eppure c’è anche questo elemento da considerare: un’abitazione oggetto di lavori finalizzati al risparmio energetico vede aumentare il suo prezzo in maniera sostanziale. Si parla anche del 20%, che significa qualche decina di migliaia di euro. 

 

Gli interventi di ristrutturazione per il risparmio energetico

Detto ciò, quali sono gli interventi di ristrutturazione per il risparmio energetico. Ebbene, le possibilità sono numerose, e tutte si differenziano per costo, difficoltà di realizzazione, impatto sui consumi di energia. Ovviamente, gli interventi che consentono il massimo risparmio sono anche quelli che costano di più. Ecco una lista degli interventi più frequenti. 

 

La sostituzione degli infissi.

E’ l’intervento più frequente in assoluto, anche perché è quello più comodo. I tempi di realizzazione sono minimi, si parla al più di qualche ora. Gli effetti sono importanti, anche perché gli infissi ad alto rendimento energetico sono una novità degli ultimi decenni. Se abitate in una casa costruita prima degli anni ottanta, è molto probabile che i vostri infissi siano responsabile di una certa dispersione di calore. Ad ogni modo, le possibilità sono numerose. Potete scegliere tra infissi in PVC, in legno, in legno alluminio; a doppio vetro, a triplo vetro etc.

I rivestimenti.

Esatto, se puntate al risparmio energetico dovreste prendere in considerazione anche i rivestimenti. Il riferimento è in particolare ai pavimenti. Alcune soluzioni sono molte interessanti in quanto abbinano un trattamento avanzato dei materiali in funzione anti dispersione, con l’applicazione di impianti particolari, come l’impianto di riscaldamento a pavimento.

La coibentazione.

E’ l’intervento classico per l’aumento dell’efficienza energetica di un edificio. Spesso, almeno in una sua variante, viene definito “cappotto termico”. Consiste nell’applicazione di un rivestimento più o meno continuo di materiale isolante al fine di evitare le dispersioni di calore, le quali si verificano fisiologicamente in assenza di intervento.

In passato l’applicazione del cappotto termico era considerato uno degli interventi più complessi e costosi in assoluto. Da qualche anno a questa parte, merito dei progressi della tecnica, i costi si stanno progressivamente abbassando. Attualmente rappresenta un intervento alla portata di molti, specie se inseriti in un contesto condominiale. 

 

Una ristrutturazione per il risparmio energetico passa per interventi di coibentazione.

La sostituzione del tetto.

E’ l’intervento più costoso in assoluto. E’ anche quello che richiede più tempo e richiede il titolo abilitativo più pesante. D’altronde, si parla di un elemento strutturale di primissimo piano, responsabile anche della sicurezza di chi abita nell’immobile.

In una prospettiva di risparmio energetico, è possibile sostituire il tetto classico con la variante ventilata. Il tetto ventilato si caratterizza per la presenza di una intercapedine che attraversa la struttura da parte a parte, e che ha una funzione ben precisa: quella di stimolare il passaggio dell’aria e di evitare la formazione del vapore. La conseguenza è l’assenza del rischio muffa e una drastica riduzione dell’umidità. Dinamiche, queste, che riducono il fabbisogno di energia e quindi la spesa per il condizionamento.

Gli impianti.

Ovviamente, una ristrutturazione per risparmio energetico che voglia dirsi completa non può ignorare la questione degli impianti. Tra l’altro, sono proprio gli impianti a produrre le condizioni per una esperienza abitativa degna di questo nome.

Il tutto, consumando energia ovviamente. Ora, esistono impianti ed impianti. Quelli realizzati qualche decennio fa hanno fatto il loro tempo, e se installati oggi sarebbero illegali. Gli impianti più moderni, invece, permettono di abbattere in maniera drastica il fabbisogno energetico. Il riferimento è agli impianti a pompa di calore e agli impianti di cogenerazione.

Il trucco, nella maggior parte dei casi, sta nel recupero del materiale di scarto o nella conversione dell’energia termica in energia elettrica. Ovviamente, questi impianti costano molto, anche se producono un risparmio in bolletta tale da consentire un pieno recupero delle somme in tempi più o meno brevi.

 

 

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