La nostra guida su come ristrutturare e costruire in bioedilizia.

Ristrutturare e costruire in bioedilizia: guida completa

Ristrutturare e costruire in bioedilizia è ben più di una moda: è un approccio destinato a segnare per sempre il mondo dell’edilizia, persino il modo in cui le persone percepiscono la propria abitazione e l’esperienza residenziale.

 

 

Di certo, il tema non è recente e anzi è andato incontro a una evoluzione sostenuta nel corso degli ultimi decenni. Non c’è dubbio però che negli ultimi anni siano stati compiuti passi da gigante, soprattutto per quanto concerne l’ottimizzazione dei costi. Infatti, oggi ristrutturare e costruire in bioedilizia è alla portata se non di tutti, comunque di un gran numero di persone.

In quest’articolo offriamo una guida esaustiva sulla bioedilizia. Forniamo qualche coordinata per inquadrare il fenomeno e presentiamo una lista degli interventi che possono essere realizzati per rendere la propria abitazione “bio”.

 

Cosa si intende per bioedilizia

Per bioedilizia si intende quell’insieme di interventi che permettono di conferire a un qualsiasi immobile un’efficienza energetica di gran lunga superiore alla media e che consenta un reale abbattimento dei costi per il riscaldamento. Allo stesso tempo, la bioedilizia include anche quegli interventi che generano un impatto minimo dal punto di vista dell’inquinamento.

Il primo filone, quello del risparmio energetico, è ben sviluppato e incide in maniera significativa sui programmi di ristrutturazione o costruzione. Il secondo filone, quello della sostenibilità degli interventi stessi,  è preso molto meno in considerazione. Ad ogni modo, se si intende la bioedilizia in modo unitario, è possibile rintracciare tre principi fondanti.

 

  • Pianificazione del progetto secondo i criteri di sostenibilità. Ciò significa pensare agli interventi in una prospettiva di armonia con l’ambiente, spingendo verso un impatto minimo sia in occasione della realizzazione dei lavori sia (soprattutto) in relazione all’esperienza abitativa.

 

  • Salvaguardia delle risorse idriche. Molto spesso, questo principio si concretizza nella realizzazione di impianti che consentono di riciclare l’acqua e quindi di abbattere i consumi e l’approvvigionamento dalla rete pubblica.

 

  • Efficienza energetica, intesa come  il risultato dell’installazione di impianti di riscaldamento d’avanguardia, nonché come il frutto dell’installazione di sistemi per l’autoproduzione dell’energia.

 

Questi principi, a uno sguardo superficiale potrebbero sembrare astratti, in realtà si concretizzano in interventi in grado di incidere sia dal punto di vista economico sia sulla qualità dell’esperienza abitativa. L’impatto economico è dovuto ovviamente al risparmio in bolletta, ma anche alla presenza di importanti incentivi messi a disposizione dal legislatore.

Il riferimento è al complesso quadro delle agevolazioni fiscali, che consentono di maturare un credito di imposta pari almeno al 50% della spesa sostenuta. Ebbene, nel caso di interventi green, quindi afferenti al filone della bioedilizia, tale percentuale raggiunge e supera (in alcuni casi abbondantemente) Il 65%. 

 

Gli interventi della bioedilizia

Ma quali sono gli interventi che concretamente possono essere definiti “green” o afferenti alla corrente della bioedilizia? Gli interventi in questione sono numerosi, e sarebbe un po’ troppo ambizioso riassumerli in un solo l’articolo. Tuttavia, possiamo elencare alcune categorie  negli ultimi tempi sono salite alla ribalta, e che comprendono quindi la maggior parte degli interventi “bio” richiesti  dai proprietari di casa o consigliati direttamente dalle imprese.

 

  • Le rifiniture green. In questo caso, i materiali utilizzati per i rivestimenti sono frutto di una selezione trainata non solo dal criterio estetico ma anche e soprattutto da quello “energetico”. In buona sostanza, si scelgono materiali che sono capaci di garantire un maggior isolamento termico. Il riferimento è soprattutto al legno.

 

Casa in bioedilizia in corso di costruzione.

 

  • Le strutture green. Anche le strutture sono in grado di concretizzare un certo risparmio energetico. In questo caso, gli interventi sono frutto di una pianificazione certosina e che gioca non tanto sui materiali quanto sulle forme. Questo genere di interventi trova cittadinanza soprattutto nelle opere di costruzione ex-novo. Sono infatti molto difficili da implementare nelle costruzioni esistenti.

 

  • Installazione di impianti di riscaldamento ad alta efficienza. Il tema degli impianti di riscaldamento è incredibilmente ampio, poiché negli ultimi decenni le tecnologie sono andate incontro a un’evoluzione costante. Ad ogni modo, la tipologia di impianto attualmente più richiesto (tra quelli performanti) fa riferimento alle pompe di calore o a condensazione, le quali sfruttano un meccanismo aria-aria. Sono anche le più facili da implementare, benché impongano una spesa ancora sufficientemente elevata. Molti però riescono ad autofinanziarsi grazie al ricco programma di agevolazioni fiscali a cui abbiamo fatto cenno qualche riga fa.

 

  • Cappotto termico. Anche questo è un intervento che viene richiesto spessissimo. Consiste nell’applicazione di coperture interne ed esterne in grado di “sigillare” un edificio, aumentando in maniera esponenziale la sua capacità energetica. Questa sorta di involucro è realizzato con materiali altamente isolanti, come il semplice legno, il poliuretano espanso fino a giungere alla più classica lana di roccia/di vetro. I principi costruttivi sono tutto sommato comprensibili anche dai non addetti ai lavori.

 

Tra gli interventi che abbiamo elencato, due in particolare stanno riscuotendo un grandissimo successo: l’installazione degli impianti di riscaldamento a pompa di calore e la messa in posa del cappotto termico. Ebbene, questo primato non è affatto casuale. Infatti, il legislatore ha individuato soprattutto in questi due interventi lo strumento per portare avanti e diffondere l’approccio green, o bioedile che dir si voglia. Dunque, ha disposto ricchissime agevolazioni per chi intende realizzare questi due interventi, finanche giungendo a un totale ristoro della spesa effettuata.