Progetto ristrutturazione casa

Progetto ristrutturazione casa: perché dev’essere redatto, come rapportarsi con il tecnico

Il progetto di ristrutturazione per una casa è una risorsa fondamentale tanto per il proprietario quanto per gli esecutori dei lavori. Purtroppo, è anche una risorsa trascurata, percepita spesso come un inutile orpello, costoso e in grado solo di far perdere tempo.

 

 

In realtà, nella maggior parte dei casi, rinunciare al progetto ristrutturazione casa è un errore molto grave, che può compromettere la qualità del risultato finale. Ne parliamo in questo articolo, fornendo qualche motivazione circa la sua importanza e alcuni consigli per rapportarsi al meglio con il tecnico chiamato a redigerlo. 

 

Perché serve un progetto per la ristrutturazione casa?

Come già accennato,  il progetto viene percepito come un qualcosa di superfluo dai committenti, che lo vedono come un qualcosa di costoso e che può far allungare i tempi. Si tratta ovviamente di una falsa percezione. È vero, il progetto richiede una spesa ulteriore e necessita del tempo per essere redatto con perizia, ma è altrettanto vero che i benefici da esso apportati sono decisivi. Ecco i due principali.

 

  • Rende consapevole il proprietario. Il progetto consente al proprietario di casa di visualizzare lo stato dell’immobile al termine degli interventi. Certo, le parole possono fare molto e sono in grado di descrivere in maniera sufficientemente dettagliata come l’immobile apparirà da lì a poco tempo. Tuttavia, il progetto rappresenta un ben altro paio di maniche. Solo il progetto, infatti, consente di visualizzare in maniera assolutamente precisa le condizioni future dei locali. D’altronde, il suo scopo è esattamente questo. Il progetto è uno strumento “preciso” per definizione.

 

  • E’ una guida per gli esecutori.  Anche le imprese edili hanno bisogno di un indirizzo preciso. Per quanto possano essere competenti ed esperte, il progetto rappresenterà per loro uno strumento fondamentale per rispondere esattamente alle necessità del committente. Il rischio, se il progetto non è stato redatto, è di rendere gli interventi molto meno fluidi. Nella fattispecie, emergerebbe troppo di frequente la necessità di fermarsi e chiedere informazioni. 

 

Insomma, il progetto per la ristrutturazione casa è uno strumento da non trascurare, in quanto al costo di una spesa tutto sommato sopportabile permette di facilitare il lavoro dell’impresa edile da un lato, garantire un miglior risultato dall’altro. 

 

Quando è obbligatorio un progetto per la ristrutturazione di casa

Sia chiaro, il progetto di ristrutturazione per una casa non è sempre uno strumento facoltativo. Anzi, in molti casi è addirittura obbligatorio. Stiamo parlando degli interventi di un certo tenore, i quali incidono su elementi fondamentali dell’immobile, quali la planimetria, la volumetria e la struttura.

In linea di massima, Il progetto è sempre obbligatorio quando gli interventi, per essere realizzati, devono essere coperti da una sorta di asseverazione: una relazione redatta dal tecnico che ne certifica gli attributi di solidità, sicurezza e omogeneità rispetto alla legislazione corrente.

Di base, il progetto è quindi obbligatorio quando, per poter ristrutturare, il proprietario deve ottenere dei titoli abilitativi. In virtù di una semplificazione progressiva, gli scenari ad oggi sono solamente tre.

 

  • CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. Questo titolo è necessario quando gli interventi modificano la planimetria, ma non coinvolgono né la struttura né la volumetria. Costa abbastanza poco e non è vincolato al parere di un Ente. E’ praticamente una autodichiarazione, la quale però deve contenere una relazione e un progetto.

 

  • SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Simile alla CILA, anche perché non è soggetta al parere dell’Ente, ma più costosa. E’ rivolta agli interventi che modificano gli elementi strutturali. Anche in questo caso, ovviamente, è necessario tra le altre cose allegare una relazione e un progetto.

 

  • Permesso di costruire. E’ il titolo abilitativo più difficile da ottenere, più costoso. E’ anche l’unico sottoposto al parere dell’Ente. Il progetto in questo caso non è solo obbligatorio ma anche insostituibile, dal momento che è associato agli interventi più pesanti, che tendono a stravolgere la fisionomia dell’immobile.

 

Quando è consigliato un progetto per ristrutturare casa?

In tutti gli altri interventi, ovvero quelli che non coinvolgono né la planimetria né gli elementi strutturali, né tantomeno la volumetria, il progetto è comunque sempre consigliato… o quasi sempre.

Il riferimento è a quegli interventi che coinvolgono direttamente le finiture, magari a livello profondo e in grado di modificare in maniera radicale l’estetica di un immobile. Ovviamente, in questo caso il progetto non dovrà vertere su questioni di tipo strutturale, ma su aspetti di tipo estetico.

Molto spesso, in questi casi, il tecnico associa al progetto anche un intervento di Visual Rendering. Nella fattispecie, il lavoro del tecnico diventa uno strumento fondamentale attraverso il quale il committente può realmente visualizzare lo stato dell’immobile al termine degli interventi. 

 

Il render relativo al progetto per la ristrutturazione di un appartamento.

 

 

Come rapportarsi con il tecnico?

A prescindere dalla natura degli interventi, siano essi leggeri o pesanti, è bene porre l’accento sul rapporto tra committente e tecnico. Se il rapporto si sviluppa sui canoni della trasparenza e del dialogo, esso risulterà proficuo per entrambi, certamente per il proprietario di casa.

Il consiglio, se avete ingaggiato un tecnico per redigere il progetto per la ristrutturazione di casa, è di instaurare con lui un canale informativo il più possibile aperto e informale. Solo in questo modo, il committente avrà pieno controllo sui lavori, i quali appunto procedono dalle indicazioni progettuali.

Se al tecnico viene lasciato un margine di discrezione troppo ampio, anche qualora si ravvisasse della buona fede (praticamente sempre) il risultato finale potrebbe non coincidere con le esigenze del proprietario di casa. Se invece il rapporto è trasparente e persino amichevole questo rischio semplicemente non si pone.

Va da sé che il committente deve sentirsi nelle condizioni di chiedere spiegazioni qualora il progetto non risultasse chiaro, eventualità tutt’altro che rara dal momento che può essere considerato comunque un materiale “specialistico”.