Rendering di Interni

Rendering di interni: una risorsa insostituibile per chi vuole ristrutturare casa

Il rendering di interni è una risorsa molto utile per chiunque voglia ristrutturare casa e desideri esercitare un pieno controllo sul progetto. Si tratta di una evoluzione in senso tecnologico del classico disegno tecnico, e dell’utilizzo di software anche molto complessi

 

 

Ne parliamo in questo articolo, offrendo una panoramica del rendering interni, illustrando tutti i vantaggi che comporta, facendo chiarezza sulle varie tipologie.

 

Cos’è il rendering di interni

Il rendering interni è una rappresentazione in computer grafica dello stato dell’immobile a seguito dei lavori di ristrutturazione o degli interventi sull’arredamento. In buona sostanza, grazie al rendering interni, il proprietario può vedere con i propri occhi come apparirà l’immobile quando i lavori saranno giunti al termine.

Ovviamente, può essere considerato anche uno strumento di progettazione a uso e consumo degli architetti/designer. Tuttavia, viene largamente utilizzato come strumento di convincimento, quasi come se fosse un preventivo, con l’unica differenza che ad essere “preventivato” non è la spesa bensì il risultato finale.

Esistono varie tipologie di rendering interni, alcune delle quali fanno riferimento a tecnologie molto avanzate e sono in grado, dunque, di offrire una precisione più che millimetrica. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

 

Le tipologie di rendering di interni

Esistono almeno tre tipologie di rendering interni, le quali si differenziano in parte per le applicazioni ma soprattutto per il livello di qualità e di precisione.

 

  • Rendering standard. È il rendering di interni “classico”, che con l’ausilio della computer grafica ricostruisce l’aspetto dell’immobile o del locale a interventi ultimati. A seconda dell’abilità del progettista e della qualità del software utilizzato, il rendering standard può essere più o meno realistico, offrire un’immagine aderente alla realtà o più stilizzata.

 

  • Rendering fotorealistico. È una tipologia di rendering relativamente recente, che fa uso dei migliori software e che richiede abilità di programmazione molto avanzate. La differenza con la variante standard consiste in primis nell’assoluta precisione della rappresentazione grafica, e in secondo luogo nell’introduzione di elementi “dinamici”, come per esempio l’illuminazione. In questo modo, il proprietario può farsi un’idea chiara e completa del risultato finale.

 

  • Rendering animato. È una tipologia abbastanza borderline, svincolata dal concetto di fotorealismo o di stilizzazione. Sia chiaro, un rendering animato può essere sia fotorealistico che “standard”. La discriminante è la possibilità di poter essere fruito in maniera interattiva. In buona sostanza, il proprietario può “passeggiare” all’interno del render di interni, o per meglio dire, esplorare gli spazi quasi come se fosse in un videogioco. È una tipologia molto efficace in quanto garantisce l’immersione e genera entusiasmo nei proprietari.

 

Un render tridimensionale per gli interni di una casa.

 

I vantaggi in una ristrutturazione

Alla luce della descrizione che abbiamo proposto, si intuiscono i vantaggi del rendering di interni, tanto per il proprietario quanto per l’impresa edile, per l’architetto o per il designer. Ecco una panoramica dei vantaggi principali.

 

  • Dà un’idea della qualità del risultato finale. È raro che le parole possano offrire un’idea chiara di un intervento, a prescindere dalle abilità comunicative del tecnico o del rappresentante dell’impresa edile. Le immagini, dunque, valgono più di mille parole. Se in passato era il disegno tecnico a farla da padrone, in questo caso il ruolo è incarnato dal rendering di interni, che è per l’appunto molto più efficace e realistico.

 

  • Aiuta il proprietario a decidere. Molto spesso, il proprietario di casa è indeciso se optare per questo per quell’intervento, per questo o per quel materiale. Nella fattispecie, vedere con i propri occhi l’effetto sull’immobile, consente di compiere una scelta con cognizione di causa, scongiurando il pericolo che si penta della decisione quando è ormai troppo tardi.

 

  • Aiuta il Il tecnico nella progettazione di lavori. Il rendering di interni è anche uno strumento a uso e consumo del tecnico. Come già accennato, il progettista vede in questo strumento un supporto fondamentale. Il confronto con il vecchio disegno tecnico è abbastanza scontato, sia in termini di efficacia che di comodità. 

 

Nondimeno, il rendering di interni viene brandito come strumento di marketing, come leva per convincere un proprietario di casa ad affidarsi a questa o quella impresa. Non è raro, infatti, che al potenziale cliente vengano presentati “rendering precostituiti”, in modo da dargli un’idea delle opportunità che potrebbe cogliere optando per l’affidamento dell’incarico.

 

Programmi e software per il rendering di interni

Essendo una risorsa frutto delle tecnologie più recenti, la qualità del rendering spesso è influenzata pesantemente dal software con cui viene prodotto. Ora, il mercato offre molte alternative. Anzi, è praticamente saturo. Sta al tecnico riuscire a destreggiarsi tra i vari software e comprendere quale realmente faccia al caso suo, e se si sposi perfettamente con le sue competenze.

Ecco una lista dei software più utilizzati:

  • Acca
  • ArredoCad
  • Sketchup
  • 3Ds max
  • Revit
  • Rhinoceros

 

A chi rivolgersi

In genere, a realizzare i rendering di interni sono architetti e interior designer con specifiche competenze nell’utilizzo di qualche software.

Ovviamente, anche le singole imprese possono offrire un servizio di rendering. In questo caso, esse fanno riferimento a un tecnico di loro fiducia, dunque un architetto o un designer con abilità informatiche.