Ristrutturare casa senza impresa

Ristrutturare casa senza impresa: quando è possibile?

Ad alcuni, ristrutturare casa senza impresa sembra quasi un utopia. Per altri, invece, è un obiettivo da raggiungere a tutti costi (non economici, ovvio). Certo, rinunciare all’impresa vuol dire risparmiare molto, ma tale scelta di campo può portare anche a conseguenze estremamente negative, se non si prendono determinate decisioni e non si adottano specifici accorgimenti.

 

 

In questo articolo parliamo dei casi in cui ristrutturare casa senza impresa è possibile e conveniente, ma anche dei casi in cui è molto rischioso. Infine, offriremo una panoramica degli interventi che consentono di agire in tutta sicurezza, pur ponendosi l’obiettivo del massimo risparmio possibile.

 

Ristrutturare casa senza impresa: la questione del fai da te

Ristrutturare casa senza impresa, almeno nell’immaginario collettivo, può voler dire solo una cosa: procedere con il fai da te. Ovvero, realizzare in prima persona gli interventi. Per alcuni non è un fastidio, o un carico gravoso, bensì un qualcosa di divertente e di gratificante. Ora, questa prospettiva pone in essere alcune problematiche. Il proprietario di casa medio, fosse anche un appassionato del fai da te, non possiede le competenze necessarie a realizzare dei lavori edili. Certo, se è del mestiere il discorso cambia, e anzi fare da sé è un’alternativa da prendere seriamente in considerazione. In tutti gli altri casi, invece, è rischioso.

E’ rischioso anche qualora gli interventi appaiono come estremamente semplici, e possibili anche senza una strumentazione specifici. La verità è che persino gli interventi giudicati semplicissimi da una impresa edile, risultano ostici per la persona comune. Spesso, si ha una reale percezione della difficoltà solo a lavoro iniziato.

Dunque, prima di procedere con il fai da te, e quindi ristrutturare casa senza impresa, pensateci due volte. Verificate il vostro grado di esperienza con la materiale edile, il vostro bagaglio di conoscenze tecniche, e siate pronti a rinunciare al vostro intento.

Ma c’è di peggio di un fai da te realizzato male. I meno prudenti rischiano persino di porsi al di fuori della legge. E’ il caso di tutti quegli interventi che una impresa, o per meglio dire un tecnico esterno, lo impongono. Il riferimento è a tutti quegli interventi che richiedono il possesso di un titolo abilitativo, e che dunque costringono a depositare un progetto. In questo caso è necessario come minimo il contributo di un architetto, di un geometra, di un ingegnere o di qualsiasi professionista abilitato alla redazione dei progetti. 

Insomma, ristrutturare casa senza imprese vuol dire (anche) rischiare di commettere un abuso edilizio. Evenienza grave in termini etici e dai drammatici risvolti personali. Si parla, infatti, di arresto e multe salatissime, senza contare l’obbligo di ripristino. 

 

Un’alternativa all’impresa

C’è un’alternativa da prendere in considerazione, una sorta di via di mezzo che consente di ristrutturare casa senza impresa ma, allo stesso tempo, correre pochi rischi. Tale alternativa consiste nel rinunciare anche al fai da te, e contemporaneamente adottare un approccio minimo per ciò che concerne l’affidamento a terzi. Il riferimento è al binomio tecnico più libero professionista, o anche solo il libero professionista, se non c’è necessità di redigere un progetto.

In questo modo, il risparmio è assicurato, mentre il rischio di ritrovarsi con un lavoro fatto male è parecchio ridotto. 

Certo, affinché questa alternativa funziona e dia i suoi frutti è necessario prendere alcuni accorgimenti. Il più importante consiste nell’optare per un professionista che sappia il fatto suo. Obiettivo, questo, niente affatto semplice da raggiungere. Se infatti le informazioni circa le imprese edile aumentano, soprattutto oggi, con la necessità di essere presenti online, lo stesso non si può dire dei liberi professionisti. Anzi, in questo caso è necessario affidarsi quasi esclusivamente al passaparola, e quindi al feedback di persone prossime, se non addirittura parenti o amici. Insomma, ritrovarsi con un professionista competente non è affatto scontato. Certo dedicare molto tempo alla ricerca aiuta a compiere scelte sagge.

Stesso discorso con il tecnico che andrà a redigere il progetto, se l’intervento ricade in questa categoria. Ovviamente, anche in questo caso sarà necessario dedicare molto tempo alla ricerca, raccogliere feedback, confrontare ipotesi di costo e soppesare le opinioni e le testimonianze altrui, prima ancora che il professionista. 

 

Ristrutturare casa senza impresa è possibile ricorrendo al fai da te.

 

Gli interventi per la ristrutturazione casa senza impresa

E se si intendesse ristrutturare casa senza impresa ma anche senza un qualsivoglia aiuto esterno? E’ bene ripeterlo, il fai da te assoluto è una scelta molto pericolosa, gravide di conseguenze negative, benché faccia risparmiare molto denaro. Insomma, è la classica arma a doppio taglio. 

Tuttavia, certo a rischio e pericolo del proprietario di casa, è possibile procedere con questa presa di posizione nel pieno rispetto della legge. La condizione, in fondo, è solo una: realizzare interventi di un certo tipo, ovvero interventi che fanno riferimento all’edilizia libera. Questa categoria di interventi, infatti, non richiede il possesso di un titolo abilitativo, e quindi nemmeno di un progetto. Di conseguenza, è possibile rinunciare a tutte le figure in gioco: architetti, geometri, ingegneri, muratori liberi professionisti, imprese edili.

Quali intervento fanno parte della categoria edilizia libera? Semplice: tutti quelli che non coinvolgono né la planimetria, né la struttura, né la volumetria. Insomma, un intervento per dirsi di edilizia libera deve riguardare solo le finiture. 

Questa definizione, in realtà, comprende un sacco di interventi e di lavoro, per giunta tra i più richiesti in assoluto. Per esempio, la sostituzione dei pavimenti, benché sia considerato intervento “pesante” dall’immaginario collettivo, in realtà fa parte dell’edilizia libera. Lo stesso vale per la sostituzione dei rivestimenti murari (quando non sono necessarie impalcature), per la sostituzione degli infissi (quando non si agisce sulla muratura).

Ovviamente, si tratta di interventi comunque complessi, almeno per il profano. Di nuovo, anche quando siete sicuri di porvi entro i limiti della legge, pensateci due volte prima di optare per il fai da te assoluto.

 

 

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