Come ristrutturare casa da soli

Come ristrutturare casa da soli: consigli per non fare il passo più lungo della gamba

Come ristrutturare casa da soli? Se lo chiedono coloro che pensano, a torto o a ragione, di poter rinunciare a tecnici e operai. Una decisione, questa, gravida di conseguenze, non sempre positive (anzi!) ma che in alcuni casi, e solo in alcuni casi, può risultare giustificata.

 

 

Ne parliamo in questo articolo, offrendo informazioni sul quando e come ristrutturare casa da soli, aprendo una finestra sulle implicazioni in termini tecnici ed economici, nonché sull’effettiva gestione degli interventi. 

 

Perché ristrutturare casa da soli

Chi si chiede come ristrutturare casa da soli ha in mente, generalmente, quali possano essere, in linea teorica, i benefici che derivano da questa decisione. Di seguito, però, forniamo un breve riepilogo.

Bassi costi. Questo è il vantaggio più evidente, e spesso appare come il vero motivo che spinge i proprietari di casa a rinunciare a maestranze e tecnici. Non c’è dubbio, facendo a meno di queste figure, si risparmia in maniera drastica. Anzi, l’unica spesa sarebbe rappresentata dai materiali di costruzione. 

Poca burocrazia. Ristrutturare casa da soli vuol dire rinunciare a molti interventi e focalizzarsi solo su quelli di edilizia libera. Ne parleremo più approfonditamente, ma in questo paragrafo è bene sottolineare come, nella fattispecie, gli impegni burocratici si riducano a zero, implicando un risparmio in termini di tempo e di energie. 

Maggiore serenità. Questo vantaggio, a dire il vero, è abbastanza soggettivo. La serenità deriverebbe da una semplice dinamica: se si ristruttura casa da soli, non si è costretti a gestire rapporti con terzi, come appunto l’impresa, i tecnici, persino i funzionari dell’apparato amministrativo, che rappresentano l’interfaccia per l’espletamento degli oneri burocratici. 

 

I casi limitati in cui si può ristrutturare casa da soli

Nel paragrafo precedente abbiamo citato l’edilizia libera, presentandola come l’unica categoria di interventi che può essere realizzata in modalità fai da te. In effetti, è proprio questo: se si rinuncia all’impresa edile e, soprattutto, ai tecnici, gli unici interventi che possono essere realizzati “da soli” fanno parte tutti della categoria dell’edilizia libera. 

Con l’espressione edilizia libera si intende l’insieme di lavori che non richiede il possesso di titoli abilitativi,che in gergo vengono “chiamati” permessi. Questi lavori, inoltre, non necessitano del progetto, da qui la possibilità di agire senza un tecnico che lo rediga e che asseveri l’intervento.

L’immaginario collettivo tende a considerare l’edilizia libera un caso speciale. In realtà, i più diffusi sono proprio gli interventi di edilizia libera. La stragrande maggioranza degli interventi che vengono richiesti fanno parte di questa categoria. I criteri sono limitati e facilmente intuibili: gli interventi devono coinvolgere solo le finiture o gli impianti (se non si cambia il disegno originario), e ignorare del tutto le strutture, la planimetria e la volumetria.

Secondo questa definizione, persino il rifacimento totale della pavimentazione fa parte dell’edilizia libera e quindi, sempre in linea teorica, può essere realizzato in modalità fai da te

Se si applica questa modalità in tutti gli altri casi, il rischio – praticamente certo – è di fare un illecito. Molto banalmente, di commettere un abuso edilizio. Si tratta di un rischio che è bene non correre, in primo luogo perché presuppone un’azione moralmente sbagliata, secondariamente perché può portare a una multa salatissima, all’obbligo di risanamento e persino all’arresto.

 

Come ristrutturare casa da soli: la realizzazione di una parete.

 

I pericoli di ristrutturare casa da soli

Anche qualora, dal punto di vista legale, si avessero le carte in regola per ristrutturare casa da soli, questa scelta pone in essere alcuni rischi molto gravi, certamente da tenere in considerazione. Il rischio più importante è di non fare un buon lavoro. Certo, il fai da te appassiona molti, e questi in genere si sentono abbastanza sicuri di loro stessi e capaci di sopperire all’intervento professionale, ma in linea di massima le probabilità di sbagliare sono enormi.

Anche perché l’edilizia è un’altra cosa, non ha niente a che fare con il fai da te classico. I lavori di edilizia, per quanto possano apparire semplice, in realtà richiedono competenze specifiche, che solo gli addetti ai lavori possiedono.

Certo, se il proprietario è del mestiere il discorso cambia. In questo caso, le possibilità che il proprietario abbia le competenze necessarie sono nettamente più alte. Si tratta, comunque, di un caso limite: la maggior parte di chi intende ristrutturare casa da solo non fa l’operaio edile di mestiere. 

 

Un consiglio per chi vuole ristrutturare casa con il fai da te

Il consiglio è abbastanza drastico, e sicuramente non piacerà a chi si chiede come ristrutturare casa da soli. Ovvero: rinunciare all’idea. In ultima istanza, e proprio per gli unici lavori che possono essere legalmente realizzati in autonomia, non ne vale la pena. Il risparmio ci sarebbe, certo, ma niente che possa incidere realmente sul patrimonio, ponendo come esempio le situazioni medie. 

Rinunciare all’impresa edile, a maestranze professionali e alle competenze dei tecnici, significa sì risparmiare, ma anche accollarsi in prima persona un impegno gravoso, con il rischio di dover sopportare livelli stress elevati, perdere molto tempo con materiali e tecniche costruttive, lavorare con la costante paura di commettere un errore.

Non è un caso che buona parte di chi ha ceduto alla lusinga del fai da te se ne sia pentito, o in corso d’opera oppure a opera finita, specie quando il risultato finale si rivela scadente (come in effetti spessissimo accade).

Dunque, fate la scelta corretta: rivolgetevi a tutte le realtà di cui avete bisogno, ovvero a un tecnico e a un impresa edile, persino a un commercialista per la parte relativa alle possibili detrazioni.

 

 

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