Cartongesso: una guida sulle caratteristiche di questo materiale per l'edilizia.

Cartongesso: caratteristiche, tipologie e usi in edilizia

Il cartongesso è un materiale da costruzione tra i più utilizzati in assoluto. Presenta infatti molti vantaggi e si fregia di numerose applicazioni. Ne parliamo in questo articolo, offrendo una panoramica su questo materiale, elencando i pregi e facendo il punto su ciò che consente di fare in ambito edilizio.

 

 

Cos’è il cartongesso

Dal punto di vista meramente tecnico il cartongesso è composto da gesso rivestito di cartone. In genere, viene prodotto e venduto sotto forma di lastre di dimensioni variabili. E’ il simbolo dell’edilizia leggera, in quanto viene impiegato soprattutto per quelle opere che non richiedono titoli abilitativi. 

Benché sia il gesso che il cartone siano materiali utilizzati praticamente da sempre, la produzione del cartongesso ha inizio nel tardo Ottocento negli Stati Uniti, quando vennero progettati cicli di produzione in grado di ottimizzare la creazione in serie delle lastre. Da quel momento in poi sono state sviluppate idee per applicazioni via via sempre più complesse, fino a una completa diffusione del cartongesso nell’ambito edilizio. La verità è che il cartongesso si caratterizza per i numerosi pregi. Ecco quelli principali.

 

  • Facilità di posa. A differenza di altri materiali di costruzione, il cartongesso è facile da gestire, manipolare e installare. Molto spesso, si tratta di ritagliare lastre della misura desiderata e connetterle attraverso elementi di carattere meccanico, come possono essere i semplici tasselli. Infatti, le lastre di cartongesso non richiedono collanti particolari. Ciò ovviamente velocizza e rende molto più facili le attività di posa.

 

  • Convenienza. Proprio in virtù di un processo di produzione ben ottimizzato e dell’impiego di materiali tutto sommato reperibili, le lastre in cartongesso costano davvero poco. A parità di peso ed utilizzo, il cartongesso è di gran lunga il materiale di costruzione più conveniente.

 

  • Versatilità. Come vedremo nei prossimi paragrafi, il cartongesso si caratterizza per un numero straordinario di applicazioni. Si va, infatti, dall’edilizia vera e propria all’arredamento, passando per l’impiantistica.

 

  • Proprietà isolanti. Nel corso dei decenni, la tecnologia ha fatto il suo corso anche per ciò che concerne il cartongesso. Infatti, sono state inventate tipologie di cartongesso in grado di assolvere a specifiche funzioni. Alcune di queste soddisfano esattamente le esigenze di isolamento (sia termico che acustico).

 

Le tipologie di cartongesso

Proprio in virtù della già citata evoluzione tecnologica, attualmente sono in commercio numerose tipologie di cartongesso. Ecco le più apprezzate.

 

  • Cartongesso standard. Questa tipologia è quella più utilizzata e anche la più conveniente. Conserva le tradizionali caratteristiche di solidità, versatilità, facilità di posa.

 

  • Cartongesso idrorepellente. Questa tipologia si caratterizza per la capacità di non assorbire i liquidi. Non a caso, viene utilizzato soprattutto in contesti specifici, quali cucine e bagni.

 

  • Cartongesso per isolamento acustico. La caratteristica più importante di questa tipologia è esattamente la capacità di isolare acusticamente i locali. Essa viene impiegata soprattutto nei locali in cui l’isolamento acustico rappresenta una necessità: camere d’albergo, ospedali, uffici, scuole eccetera. 

 

  • Cartongesso ignifugo. Questa è la tipologia più costosa in assoluto, anche perché è frutto di una tecnologia recente. Come si intuisce dal nome, la sua caratteristica principale è la capacità di non prendere fuoco. Molto spesso, viene impiegata in quei contesti in cui il rischio incendio è elevato oppure in cui sono presenti le fiamme libere.

 

  • Cartongesso per carichi. L’elemento discriminante, in questo caso, è una certa capacità portante del cartongesso stesso. In questo modo, può essere impiegato per realizzare strutture che tendono a subire sollecitazioni superiori alla media. Il riferimento è in particolar modo ai controsoffitti con funzione portante.

 

Rivestimenti in cartongesso.

 

Cosa si può fare con il cartongesso

Ne abbiamo già fatto cenno: uno dei pregi del cartongesso è la sua versatilità. Infatti può essere considerato come un “jolly”, ovvero come un materiale da costruzione dalle numerose applicazioni. Di seguito elenchiamo quelle più frequenti.

 

  • Controsoffitti. Il controsoffitto è una struttura molto importante in quanto consente di esercitare un impatto estetico e allo stesso tempo rispondere a precise esigenze funzionali. Per esempio, il controsoffitto può nascondere tubature e cavi, in modo che non compromettano  l’aspetto dei locali. Allo stesso modo, il controsoffitto può fungere da base per installare degli impianti di illuminazione diversi dal classico sistema a lampadari. Il cartongesso è il materiale di elezione per la realizzazione dei controsoffitti in quanto estremamente leggero e facile da posare.

 

  • Parete divisorie. Il cartongesso rappresenta una risorsa imprescindibile per suddividere i locali in virtù della sua solidità, della sua capacità isolante (che è tutt’altro che trascurabile anche nelle versioni standard) e della già citata facilità di posa. In genere, è sufficiente qualche ora di lavoro per porzionare un’intera stanza.

 

  • Rivestimenti. Questa applicazione riguarda soprattutto le lastre in cartongesso con funzione di isolamento. Infatti, l’applicazione di una lastra di questo tipo rappresenta una soluzione rapida, sbrigativa ed efficace per garantire a un locale il giusto isolamento.

 

  • Componenti di arredo. La versatilità del cartongesso è testimoniata anche dalla capacità di prestarsi a vere e proprie composizioni di design. Il cartongesso è facile da tagliare, dunque può essere impiegato per produrre veri e propri elementi di arredamento. L’applicazione più frequente è però la costruzione di librerie attrezzate e armadi a muro.

 

Per quanto riguarda invece i costi, il cartongesso, lo abbiamo già detto, spicca per la convenienza. Una lastra di un metro quadro, infatti, costa in media 20 euro. Per quanto concerne la manodopera, la spesa è ovviamente variabile e dipende dalla complessità  dell’intervento, dall’approccio della singola impresa o del singolo operatore. In genere, la costruzione e l’installazione di una parete di cartongesso costa tra i 30 e i 35 euro al metro quadro