Idee per ristrutturare casa in economia

Idee per ristrutturare casa in economia: 4 interventi semplici semplici

Le idee per ristrutturare casa in economia sono più numerose di quanto possiate pensare. L’immaginario collettivo, infatti, fa riferimento alla ristrutturazione come a un’attività sempre dispendiosa, in grado di imporre spese spesso insostenibili.

 

 

In realtà, anche se si vuole ristrutturare casa con un budget limitato, esistono interventi a basso costo e ad alto rendimento. Sono interventi che appartengono a una categoria specifica, ma niente affatto estranei a quanto, di norma, i proprietari di casa richiedono alle imprese edili.

In questo articolo descriviamo quattro idee per ristrutturare casa in economia, elencandone sommariamente anche i costi.

 

Il segreto per ristrutturare casa in economia

Gli interventi che descriveremo nei prossimi paragrafi hanno tutti qualcosa in comune, pur apparendo a primo acchito molto diversi tra di loro. In primis, fanno parte della categoria edilizia libera. Secondariamente, sono interventi che puntano quasi esclusivamente a un effetto di tipo estetico.

Il concetto di edilizia libera è stato ampiamente esplorato dal legislatore, soprattutto durante la fase di semplificazione dei titoli abilitativi. L’edilizia libera è proprio questo: il complesso di interventi che non richiedono un titolo. Non è un dettaglio da poco, dal momento che sono proprio i titoli abilitativi (quelli che comunemente sono noti come “permessi”) a causare spesso la maggior parte delle spese. Gli interventi di edilizia libera sono tutti quelli che coinvolgono le finiture e soltanto le finiture, ignorando gli elementi strutturali e la volumetria.

Nella stragrande maggioranza dei casi, questi interventi generano un effetto esclusivamente estetico, ma è quanto basta per poter conferire nuova linfa all’abitazione. Ovviamente se l’immobile presenta dei difetti gravi e delle problematiche strutturali, occorre farsi forza e prendere in considerazione interventi che vanno oltre le idee per ristrutturare casa in economia.

 

Tinteggiare le pareti

Può sembrare un intervento banale, e in effetti da un punto di vista tecnico lo è. Anzi, formalmente non è nemmeno un intervento di ristrutturazione, anche se viene spesso considerato come tale dai proprietari di casa. Ad ogni modo, dare il classico colpo di vernice alle pareti è un ottimo modo per spendere poco ma allo stesso tempo incidere sul piano estetico.

D’altronde è per questo motivo che chi acquista o prende in affitto un’abitazione, tinteggia le pareti, proprio per sentire la casa come sua, per conferirgli un nuovo aspetto. In genere, per tinteggiare tutta la casa, sono sufficienti meno di 1000 euro. Una spesa, questa, più che sopportabile.

 

Sostituire i pavimenti e i rivestimenti

La sostituzione dei pavimenti e dei rivestimenti è l’intervento di ristrutturazione per antonomasia, e infatti è tra i più richiesti in assoluto. Per fortuna, non richiede alcun permesso o titolo abilitativo, dal momento che agisce esclusivamente sulle finiture e non coinvolge minimamente gli elementi strutturali.

Sostituire i pavimenti e i rivestimenti consente realmente di cambiare il volto di un’abitazione, e persino conferire a quest’ultima uno stile particolare, che faccia riferimento a un approccio al design anche raffinato. 

I costi sono molto variabili e dipendono dal tipo di rivestimento, dal materiale utilizzato e persino dalla qualità visiva / artistica delle piastrelle. Ad ogni modo, siamo mediamente sui 30-50 euro al metro quadro.

 

Anche la sostituzione dei pavimenti può essere realizzata in economia.

 

Sostituire i serramenti

Anche la sostituzione delle finestre e la sostituzione delle porte sono idee per ristrutturare casa in economia. Idee particolari, che implicano conseguenze diverse rispetto agli altri interventi. Pur non richiedendo alcun titolo abilitativo (ammesso che non si agisca contemporaneamente sulla muratura) incidono infatti sì dal punto di vista estetico, ma anche sulle prestazioni.

Il riferimento è ai serramenti pensati per aumentare il grado di efficienza energetica. Serramenti che, per esempio, sono realizzati con materiali moderni, come il PVC, o che prevedono l’installazione del triplo vetro. Lo scopo, è evidente, consiste nel diminuire le dispersioni di calore, acquisire un elevato grado di isolamento termico e concretizzare un risparmio in bolletta.

E’ davvero difficile individuare dei costi medi per la sostituzione dei serramenti, dal momento che l’offerta in termini di porte e finestre è incredibilmente varia. Nella peggiore delle ipotesi, però, si va sulle 100 euro al metro quadro.

 

Le costruzioni in cartongesso

Anche le costruzioni in cartongesso possono rappresentare un’occasione per ristrutturare senza spendere molto. Anzi, è probabilmente il tipo di intervento che più incide da un punto di vista estetico. Occorre però fare una distinzione tra opere in cartongesso che provocano un aumento dei locali e opere che non implicano conseguenze sotto questo profilo. Nel primo caso, i costi lievitano in quanto si rende necessario il possesso di un titolo abilitativo, ovvero la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), che da sola costa parecchie centinaia di euro.

Dunque, rimangono quelle costruzioni che servono per arredare o semplicemente per delineare due sezioni dello stesso locale. Pensiamo solo agli archi in cartongesso che talvolta vengono installati nella sala da pranzo, e che hanno lo scopo non solo di abbellire il locale, ma anche di segnare il confine tra la sala da pranzo vera e propria e la zona cucina. 

Anche in questo caso, fornire indicazioni di costo è estremamente difficile. Anche perché entra in gioco una variabile che non può essere inquadrata: l’elemento artistico. Esatto, le costruzioni in cartongesso possono rappresentare, pur in una prospettiva di basso costo, un elemento non solo creativo ma anche artistico, a tal punto che è possibile scegliere tra numerosi stili.

 

 

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