Le crepe e i problemi alle fondamenta non possono essere trascurati

Crepe e problemi nelle fondamenta: quando bisogna preoccuparsi?

Una crepa nelle fondamenta profonda, come ci ricorda Systab, è in genere riconducibile a un cedimento del terreno. Il suolo sul quale sorge un edificio, infatti, a causa di diverse ragioni può perdere di stabilità, generando assestamenti che si ripercuotono su fondazioni, pareti e pavimenti.

 

 

 

Non tutte le crepe sono uguali. Alcune si limitano ad attraversare la superficie e si rivelano più che altro un problema estetico che danneggia l’armonia del muro. Quelle realmente pericolose si espandono in profondità magari attraversando la parete da parte a parte e non devono assolutamente essere trascurate.

Crepe che si diramano in maniera parallela e longitudinale rispetto alla pavimentazione nel punto in cui le pareti si incontrano sono sicuramente degne di attenzione.

Esperti nel consolidamento delle fondazioni possono aiutare a comprendere la reale ragione alla base del problema e distinguere gli inutili allarmismi da reali problemi di stabilità. Crepe che si diramano a 45 gradi che uniscono gli angoli opposti del muro sono alcune di quelle più meritevoli di attenzione in quanto sintomatiche di un cedimento differenziale.

 

Perché si formano le crepe nei muri?

Il sottosuolo è direttamente influenzato dalla quantità di acqua presente al suo interno: quando il livello delle falde acquifere cambia repentinamente si altera l’equilibrio tra componente gassosa e componente liquida provocando un abbassamento o un innalzamento delle fondazioni.

Infatti, quando la quantità di liquido si riduce, il terreno si comprime, mentre quando aumenta si gonfia al pari di una spugna. I territori che soffrono di accentuati cambi climatici che vedono forti piogge alternarsi a intense siccità accelerano le retrazioni del terreno. Possono crearsi così delle cavità al di sotto delle fondazioni, che riducono la capacità del terreno di fare fronte al carico dell’edificio.

Le crepe nei muri possono essere provocate da vari fattori tra cui:

 

  • periodi di siccità seguita a piogge intense
  • sismi e frane
  • traffico veicolare intenso
  • lavori nelle vicinanze
  • danni alle tubature
  • prosciugamento delle falde acquifere
  • cedimenti di edifici adiacenti
  • crescita di radici di piante ad alto fuso in prossimità delle fondamenta
  • cattiva progettazione dell’edificio
  • impiego di materiali con scarsa elasticità
  • aumento di carico dell’edificio non preventivato fin dall’inizio.

 

Purtroppo, i cambiamenti del clima e interventi edili estesi in molti casi hanno compromesso la capacità delle fondamenta di fare fronte correttamente al carico dell’edificio.

Tali eventi possono provocare movimenti di assestamento dell’edificio che tenta così di riguadagnare la propria stabilità, portando all’apparizione di crepe su pareti e pavimenti.

 

Una crepa orizzontale su di un muro.

 

Come comportarsi quando appaiono crepe nei muri?

Quando si nota la comparsa di una crepa che prima non era presente, l’importante è non farsi prendere dal panico. Assolutamente sconsigliato è occultare la crepa pensando soltanto all’impatto estetico che produce la sua presenza, siccome in questo modo si finisce per pemetterle di prosperare incontrollata.

Una condotta opportuna invece consiste nel contattare degli esperti geostrutturisti che siano in grado di valutare le cause e la portata del dissesto e di quanto si espande a distanza di tempo. Le crepe, infatti, possono allargarsi e occorre del tempo per valutare se il fenomeno rimane stabile oppure se si aggrava con il passare dei mesi.

Esistono diverse tecniche per donare una nuova stabilità alle fondamenta.

 

Micropali pressoinfissi 

I micropali pressoinfissi in acciaio sono dei pali in acciaio dallo spessore di 8 millimetri e diametri compresi tra i 76 e i 140 mm (nel caso dei Pali Precaricati) che vengono collocati nel sottosuolo mediante particolari martinetti idraulici. I pali scendono in profondità spinti dai cilindri idraulici e contribuiscono a rafforzare la portanza del terreno e soprattutto distribuire il peso sugli orizzonti solidi profondi in grado di fare fronte ai carichi senza problemi.

I micropali pressoinfissi sono una tecnica di consolidamento delle fondazioni che produce pochi materiali di risulta, hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo e permettono agli occupanti di restare in casa nel corso dell’intervento.

 

Resine espandenti

Le resine espandenti sono liquidi chimici biocompatibili che vengono pompati nel terreno per andare a gonfiarsi riempiendo i vuoti che si sono formati nel sottosuolo e compattando il terreno grazie al loro potenziale di rigonfiamento. In questo modo le resine si espandono andando a colmare le cavità sopperendo ai vuoi che si sono formati o avrebbero potuto formarsi.

Le resine espandenti sono tecnologie di consolidamento delle fondamenta molto efficaci e convenienti da un punto di vista di rapporto qualità/prezzo. Tuttavia, possono non essere del tutto efficaci nel caso di problematiche che coinvolgono volumi di terreno troppo estesi in profondità.

 

Gli interventi di consolidamento delle fondazioni possono essere determinanti anche per il miglioramento sismico di un edificio. Infatti, sebbene gli interventi in fondazione non migliorino direttamente la classe sismica in modo determinante, sono fondamentali per garantire la risoluzione dei cedimenti differenziali e le loro conseguenze. Immaginate infatti un edificio con crepe e lesioni passanti sui muri portanti: in caso di sisma ciò rappresenta come è ovvio una fragilità. Non basta ricucire le lesioni per ottenere il risultato voluto, bisogna anche stabilizzare le basi intervenendo con il consolidamento del nodo terreno fondazione.

Normalmente si opta per l’impiego di una o l’altra tecnica:

 

  • Pali Precaricati.
  • Iniezione di resine a densità differenziata.

 

Esistono però anche situazioni particolari dove le due metodologie possono essere combinate. Gli esperti, quindi, possono servirsi di ambedue i metodi in modo da sfruttare i pregi di ognuno per ottenere un effetto complessivo più incisivo, applicando la soluzione migliore o il mix di soluzioni, dove serve.