Perchè un rubinetto perde acqua e tutte le nostre indicazioni su come intervenire.

Perché un rubinetto perde acqua e come intervenire

Ci sono alcuni inconvenienti domestici che sono più ricorrenti di altri e tra questi c’è senza dubbio il rubinetto che perde. Non si tratta di un disagio troppo grave ma di una situazione che in breve tempo può essere risolta, a patto di richiedere l’intervento di un tecnico in grado di ripristinare correttamente la situazione.

 

 

E’ importante comprendere velocemente quale sia la causa del problema, in modo da sistemare il malfunzionamento ed evitare lo spreco di acqua oltre che l’aumento dei consumi in bolletta.

 

Rubinetto che perde acqua: le cause

Ma quali sono le cause principali che possono portare a una simile situazione? In primis il riferimento è ai depositi di calcare all’interno del dispositivo: la durezza dell’acqua, infatti, può dare luogo a dei sedimenti che con il tempo poi possono andare a ostruire una parte importante del passaggio. Questi depositi, attaccandosi alle superfici all’interno dei rubinetti, impediscono la perfetta chiusura del meccanismo o comunque possono finire per usurare le guarnizioni.

Basta poco per far sì che si formi la gocciolina d’acqua: la perdita è continua e inesorabile, inoltre può causare forte stress poiché una risorsa tanto preziosa viene sperperata inutilmente facendo impennare le spese per le utenze domestiche: evitare le perdite del rubinetto è dunque doppiamente importante. Al tempo stesso il rubinetto potrebbe essere semplicemente molto vecchio e in quel caso la cosa migliore da fare è provvedere a una sua rapida sostituzione.

 

Perchè intervenire subito per evitare sprechi e rincari in bolletta

E’ essenziale intervenire subito quando si scopre che c’è un rubinetto che perde. Questo disagio, per piccolo che possa sembrare, non deve essere sottovalutato. Una goccia dopo l’altra si finiscono per perdere centinaia e centinaia di litri d’acqua.

Attendere troppo tempo prima di intervenire, ad esempio un mese, può avere effetti devastanti (si possono sprecare anche 400 litri d’acqua).

Essenziale anche controllare che il miscelatore sia di qualità e, magari, provvedere alla sua sostituzione con un accessorio più ecologico in modo da ridurre a 360 gradi il consumo giornaliero di acqua da parte di tutta la famiglia.

 

Guarnizione rotta e calcare incrostato: cosa fare

Nel caso in cui il calcare sia presente in quantità non eccessiva allora la perdita d’acqua potrebbe essere dovuta a una guarnizione rovinata oppure rotta.

Quella della sostituzione non è un’operazione troppo complessa ma è comunque delicata: un professionista sarà garanzia di efficienza e manualità. I rubinetti potranno essere a sfera oppure a manopola, con questi ultimi più complessi da maneggiare poiché occorrerà togliere la vite spesso celata da una borchia protettiva.

Per quanto riguarda invece l’eliminazione di depositi di calcare – condizione diffusa quando l’acqua è dura e non siano presenti filtri anticalcare ad hoc – sarà sufficiente smontare il miscelatore con l’ausilio di una chiave e provvedere al suo lavaggio con candeggina oppure con aceto.

Dopo aver tenuto in ammollo i componenti per una ventina di minuti circa, si potranno rimuovere sporco e depositi prima di rimontare il supporto. Se i depositi di calcare dovessero trovarsi nel corpo del rubinetto, allora si dovrebbe rimuovere la struttura e immergere i vari pezzi in acqua e aceto.