Ristrutturare casa in stile zen.

Ristrutturare casa in stile Zen: significato, interventi, arredamento

Ristrutturare casa in stile Zen: una scelta di vita più che una moda. In effetti sta emergendo sempre più spesso la necessità di applicare questa filosofia anche agli spazi abitativi, per quanto ciò imponga interventi non sono sull’arredamento ma anche di natura edile.

 

 

La buona notizia è che oggi sono a disposizione dei professionisti molti esperti, in grado di offrire soluzioni in stile Zen. Anzi, alcuni interior designer sono specializzati esattamente in questo approccio.

Qui di seguito, affrontiamo la questione sia dal punto di vista edile che per quanto concerne l’arredamento. Offriremo una definizione chiara di stile Zen, elencheremo i principali interventi da realizzare e forniremo qualche consiglio circa la arredamento.

 

Cosa significa ristrutturare casa in stile Zen

Per comprendere il significato di “ristrutturazione casa in stile Zen” è necessario capire cosa si intenda per stile Zen, dove con questa espressione si indica la filosofia vera e propria piuttosto che l’approccio architettonico.

Lo Zen è una filosofia orientale, di  carattere meditativo. Il suo scopo è consentire all’individuo di recuperare un contatto con la natura in una prospettiva di essenzialità e di serenità. Il fulcro della filosofia Zen è la rinuncia agli eccessi, la predilezione per tutto ciò che può essere definito semplice e genuino.

Questi elementi possono essere tradotti in un approccio architettonico piuttosto definito e riconoscibile.

Una casa costruita, ristrutturata e arredata in stile Zen presenta precise caratteristiche. Per esempio, predilige gli spazi ampi e vuoti, le atmosfere soffuse e tranquille. Da questo punto di vista, lo stile Zen ricorda da vicino lo stile minimal, pur discostandosi radicalmente almeno per un aspetto: se il minimal propone forme audaci, a tendenza geometrica, lo Zen punta all’estrema semplicità anche per quanto riguarda le “linee”.

Ad ogni modo, una casa pensata in stile Zen si caratterizza per la quasi totale assenza di mobilio (senza che ciò comprometta la funzionalità), la presenza di locali ampi, l’abbondanza di finestre tale da favorire un accesso totale alla luce solare

In genere, chi entra per la prima volta in una casa “Zen” percepisce una sensazione di essenzialità, di purezza, di serenità. Sono proprio questi gli obiettivi che si prefiggono coloro i quali abbracciano la filosofia Zen. 

 

Ristrutturare casa in stile Zen: gli interventi

Come si traduce tutto ciò dal punto di vista edilizio? In buona sostanza, come trasformare una normale abitazione occidentale in una casa in stile Zen? Va detto che le abitazioni all’occidentale non sono poi così caratterizzate, anzi dal punto di vista architettonico spesso sono neutre. Una caratteristica, questa, che non balza all’occhio, ma che può tornare utile al momento in cui si decide di imprimere al proprio “nido” un’identità ben precisa, come può essere quella zen.

Ne consegue che le opportunità da prendere in considerazione sono numerose. Ecco qualche intervento utile per chi intende ristrutturare una casa in stile Zen.

 

  • Rifacimento degli impianti di illuminazione. Se è vero che la filosofia Zen ricerca la purezza, e che tale valore si ripercuote anche dal punto di vista abitativo, allora non può mancare un intervento sull’impianto di illuminazione. Il consiglio è di pensare all’illuminazione come uno strumento per creare atmosfere soffuse, decisamente rilassanti. Si tratta di abbandonare la logica “del lampadario” e di proporre soluzioni un po’ più audaci, moderne.

 

Il tipico futon giapponese è un elemento essenziale per una casa in stile zen.

 

 

  • Sostituzione dei rivestimenti. Di nuovo, se Zen significa purezza, allora è necessario mettere mano anche ai rivestimenti. I pavimenti e i rivestimenti murali all’occidentale, pur non essendo poi così vistosi, in genere ricorrono ai motivi geometrici, un utilizzo parco ma comunque significativo del colore. Lo scopo in questo caso è prediligere il bianco, la tinta unita, l’assenza di qualsivoglia caratterizzazione estetica. Da questo punto di vista, non dovrebbe essere troppo difficile sostituire rivestimenti con altri in grado di esprimere una marcata sensazione di purezza.

 

  • Creazione di open space. Lo stile Zen, almeno dal punto di vista architettonico, punta decisamente agli spazi ampi. Purtroppo le abitazioni all’occidentale tendono a comprimere lo spazio a disposizione dell’individuo, a favore di una maggiore funzionalità. Per questo motivo, il concetto di open space non è ancora ben radicato nella cultura abitativa occidentale, in particolare italiana. Ciò non significa che non si possa porre rimedio, anzi: molte abitazioni sono compatibili con la creazione di un open space, magari per mezzo dell’accorpamento di più stanze.

 

  • Sostituzione dei serramenti. Per quanto non sia una convinzione radicata nell’immaginario collettivo, anche i serramenti esercitano un  impatto estetico. In qualche modo sono oggetti di design. In quanto tali non possono essere ignorati se lo scopo è ristrutturare casa in stile Zen. Il consiglio, in questo caso, è di prediligere soluzioni neutre, tendenti al “naturale”. Ciò significa nella maggior parte dei casi procedere con l’installazione di serramenti in legno, gli unici in grado di restituire una marcata sensazione di naturalezza. Tra l’altro gli infissi in legno, pur essendo un po’ più costosi della media, non deludono affatto in quanto a isolamento termico.

 

  • Gli interventi alle murature. E’ forse la tipologia di intervento più pesante, tra quelli necessari per ristrutturare casa in questo stile. E’ necessario mettere mano alla muratura non solo per creare il già citato open space ma anche per consentire una pressoché totale “scomparsa” nel mobilio. In realtà, più che di scomparsa si dovrebbe parlare di occultamento. Il riferimento è ovviamente agli armadi a parete, incassati tra le mura. Niente di particolarmente complicato. Laborioso, quello sì.

 

L’arredamento in stile Zen

Per quanto riguarda l’arredamento, lo stile Zen si pone in netta discontinuità con gli altri approcci. Si discosta perfino dal minimal, con cui ha comunque elementi in comune. L’arredamento Zen è essenziale nel vero senso della parola. In buona sostanza, è ridotto all’osso. L’obiettivo sta nel trovare un equilibrio tra essenzialità e funzionalità, anche perché sarebbe un peccato sacrificare la comodità sull’altare della semplicità.

In linea di massima, si dovrebbe puntare a un mobilio in legno, possibilmente laccato ma privo di qualsiasi orpello, di dimensioni contenute. Se si intende aderire al 100% alla filosofia Zen, e quindi alla cultura orientale, grande importanza va prestato all’arredamento della camera da letto. Per esempio, si dovrebbe optare per il futon, ovvero il classico letto alla giapponese. Il materasso, che presenta caratteristiche differenti rispetto a quello cui siamo abituati, viene appoggiato semplicemente a terra. Niente reti, niente tavarche, puro e semplice contatto col terreno.