Ristrutturare casa: la nuova normativa per il 2020.

Ristrutturare casa: la nuova normativa 2020

Ristrutturare casa: la nuova normativa. Qualcosa è cambiato, soprattutto per quanto concerne le agevolazioni fiscali.

 

 

La questione è complessa, e non solo perché la burocrazia italiana ci mette del suo per rallentare gli interventi, ma anche perché il legislatore mette spesso mano alle normative, a volte in maniera stringente altre volte in una maniera che possa favorire il contribuente, se non altro in una prospettiva di semplificazione.

In questo articolo tratteremo l’argomento sulla nuova normativa del 2020 per ristrutturare casa, focalizzandoci però sulla questione agevolazioni, che stanno molto a cuore a chi intende commissionare interventi edilizi sulla propria abitazione. Infatti, queste agevolazioni consentono di risparmiare moltissimo, sebbene solo nel lungo periodo. 

 

Ristrutturare casa: l’istituto delle agevolazioni

L’istituto delle agevolazioni è stato pensato per favorire i contribuenti che vogliano ristrutturare casa, ma anche e soprattutto per risollevare un comparto, quello edile, a rischio depressione da ormai qualche anno. Esso consiste nella possibilità di detrarre una parte delle spese dall’IRPEF, anno per anno, per dieci anni. In estrema sintesi, la quota detraibile viene divisa per dieci, successivamente si porta in detrazione un decimo ogni dichiarazione dei redditi. In questo modo, è possibile recuperare buona parte della spesa nel giro di un decennio.

Le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie sono un affare complesso per almeno tre motivi. Primo, i requisiti di accesso sono abbastanza stringenti a tal punto che solo determinate persone possono accedere alla detrazione, e limitatamente a un numero non troppo elevato di interventi. Secondo, non esiste un’aliquota unica, bensì ciascuna tipologia di intervento è soggetta a una diversa aliquota di detrazione. Terzo, l’istituto non è… stabile. Nella sua forma più favorevole (con le aliquote alte, per intenderci) è concepito come una misura provvisoria, che deve essere rinnovata di anno in anno. Da qui la necessità di affrontare il tema ristrutturazione casa nuova normativa. 

 

Cosa dice la Legge di Stabilità 2020

Dunque, la Legge di Stabilità è il vero banco di prova per le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie. Lo è ogni anno. Cosa dice la Legge di Stabilità 2020? Ebbene, le notizie, almeno da questo punto di vista sono buone. L’assetto del 2019 non è stato toccato più di tanto, anzi sotto alcuni punti di vista si è verificato un certo allentamento fiscale, con alcune novità piuttosto interessanti. L’impianto principale comunque non è stato modificato.

Soprattutto, non è stato modificato il meccanismo, che si basa sempre sulla detrazione IRPEF decennale. Le aliquote sono state più o meno confermate. Dunque i lavori di ristrutturazione semplice sono soggetti a un’aliquota del 50%, i lavori che portano a una riqualificazione energetica godono invece di una aliquota del 65%. Invece, gli interventi finalizzati al consolidamento antisismico vantano una aliquota che va dal 70 all’85%, a seconda del fatto che l’oggetto d’intervento sia un condominio o una casa indipendente, o a seconda del fatto che l’intervento stesso sancisca l’avanzamento di una o due classi. 

 

Progetto per la ristrutturazione di una facciata, per cui sarà richiesta la detrazione al 90% secondo la nuova normativa del 2020..

 

Come funziona il bonus facciata 2020 al 90%

La novità più importante riguarda le facciate. Il rifacimento della facciata è uno degli interventi che viene richiesto più spesso, in quanto capace di riqualificare immediatamente l’immobile e determinare un aumento significativo del valore. E’ anzi uno degli interventi che viene più tipicamente approvato nelle assemblee condominiali. Ebbene, a tal proposito la Legge di Stabilità 2020 propone un bonus facciata clamoroso, ovvero la possibilità di detrarre ben il 90% dell’intera spesa. Insomma, praticamente la facciata “la paga lo Stato”. 

Prima di cantare vittoria, però, è bene specificare che la nuova norma riguarda solo ed esclusivamente i condomini. Dunque i lavori sulle facciate di case indipendenti continueranno a godere di una agevolazione al 50%. C’è da dire, poi, che l’iter che porta al rifacimento della facciata condominiale è anche lungo e tortuoso, dal momento che è considerato come un lavoro “pesante”; sebbene dal punto di vista edilizio non lo sia. In buona sostanza, le decisioni dell’assemblea a riguardo devono essere tutte prese con una maggioranza del 50%. 

 

Chi è escluso dal bonus facciata al 90% del 2020

Per il resto, il bonus facciata al 90% sottostà alle regole di tutti gli altri interventi, se si parla di agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie. Ciò significa che, tra le altre cose, vengono confermati gli stringenti requisiti di accesso. In primo luogo, la capienza. Certo non vi sarà sfuggito il termine “IRPEF”, che abbiamo menzionato più volte in questo articolo. Esatto, “detrazione IRPEF” vuol dire che l’agevolazione può essere sfruttata solo se si paga l’IRPEF. Per alcune categorie di lavori si tratta di una cattiva notizia.

Per esempio, tutte le Partite IVA forfettarie non possono accedere alle agevolazioni, dal momento che non pagano nulla e dal momento che non possono detrarre alcunché (per questo motivo si chiamano “forfettarie”, perché hanno una deduzione a forfait dei costi).

Certo, il problema può essere risolto se “in casa” abita un individuo con i requisiti, anche se non è il proprietario, ma l’escamotage è valido solo se è lui, il soggetto che godrà delle detrazioni, a pagare le spese. In ogni caso, la questione si complica enormemente. 

 

 

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