Ristrutturare casa senza traslocare

Ristrutturare casa senza traslocare: quali interventi lo permettono

Ristrutturare casa senza traslocare è un’esigenza di molti. Anzi, è preferibile alla necessità di doversi spostare, di dover alloggiare altrove per un periodo più o meno lungo. Purtroppo, non sempre questa soluzione è possibile, anzi spesso e volentieri è ostacolata dalle caratteristiche dell’intervento, dalla quantità e qualità di elementi che coinvolge.

 

 

In questo articolo spieghiamo come ristrutturare casa senza traslocare, ovvero elenchiamo gli interventi che consentono di evitare il cambio momentaneo di alloggio ma anche gli interventi che, di contro, lo impongono. 

 

Perché ristrutturare casa è stressante

A un livello superficiale, tutti riconoscono che il trasloco è una fonte di stress. Certo, lo è soprattutto quando il cambio dell’alloggio è definitivo, e impone il trasferimento di gran parte degli effetti personali contenuti in un’abitazione, se non della mobilia vera e propria. Ma può essere stressante anche se è momentaneo, e spinto da necessità contingenti, come appunto la ristrutturazione della casa.

Lo stress è determinato in primo luogo dal semplice disagio di alloggiare in un luogo non sempre familiare, o almeno meno familiare di quanto lo sia la propria casa. D’altronde, alcuni studi dimostrano che, in effetti, il sonno in un letto diverso da quello abituale è sempre disturbato.

A questo disagio si aggiunge quello economico, se l’alloggio temporaneo è a pagamento, magari in un albergo, in un bed and breakfast o anche solo in una casa in affitto. Il disagio può essere di tipo emotivo, se magari l’alloggio è gratuito in quanto offerto da un amico o un parente. La sensazione di essere un peso, o di provocare comunque disturbo non è certamente delle più piacevoli.

Infine, potrebbe pesare anche la lontananza rispetto all’impresa edile, ovvero l’impossibilità di seguire e monitorare i lavori sempre e comunque. Questa paura è spesso infondata, dal momento che le imprese edili lavorano generalmente bene anche senza lo sguardo vigile del proprietario di casa… Ma tant’è: si tratta di un timore diffuso. 

 

Gli interventi che costringono a traslocare

Partiamo con un elenco e relativa descrizione degli interventi che, purtroppo, costringono al trasloco, eccetto i casi in cui non si accondiscenda a vivere male la fase di ristrutturazione, con disagi che impattano in maniera drastica sul quotidiano. 

 

Interventi sulla muratura

In genere, qualsiasi intervento che richieda un’azione più o meno massiccia sulla muratura rende una casa invivibile. Se non altro per il rumore, i detriti e la polvere che scaturiscono da questo genere di interventi. Il riferimento è all’abbattimento di una parete per realizzare un open space, piuttosto che per ricavare una camera in più.

In questo caso, purtroppo, alloggiare temporaneamente altrove è una scelta quasi obbligata. 

 

Interventi sugli impianti

Anche gli interventi sugli impianti impongono un trasloco più o meno lungo. Il motivo anche qui è intuitivo: se gli impianti vanno pesantemente rimaneggiati o sostituiti, questi sono temporaneamente inservibili e dunque l’immobile non possiede – per quanto temporaneamente – i requisiti dell’abitabilità.

Un’eccezione è rappresentata dai lavori che per definizione vengono realizzati in giornata, come per esempio la sostituzione o la riparazione della colonna montante. In questo caso è sufficiente rinunciare ai servizi igienici per qualche ora. 

 

I rivestimenti

In questo caso, si parla di rivestimenti interni. Per giunta, di sostituzione dei rivestimenti interni di più locali della casa. Nella fattispecie, infatti, gli interventi si protraggono per più di un giorno. Durante questo periodo, il grado di vivibilità di un’abitazione si riduce drasticamente vista la polvere e la quantità di macerie che, gioco forza, vengono prodotte. 

Una soluzione potrebbe essere rintracciata nell’esecuzione del lavoro “a rate”, ovvero stanza dopo stanza, magari a distanza di tempo. Si tratta però di una ipotesi più costosa e forse ancora più disagevole, per quanto non limitante dal punto di vista abitativa. 

 

Gli interventi che consentono di non traslocare

Di seguito elenchiamo gli intervento che consentono di ristrutturare casa senza trasloco, ovvero che permettono di continuare ad alloggiare nella propria abitazione.

 

La sostituzione degli infissi

Ovviamente, un immobile senza infissi non è abitabile. Tuttavia, quando gli interventi si riducono alla mera sostituzione degli infissi, che pur incide sul grado di efficienza dell’abitazione stessa, il disagio non dura che qualche ora. 

Dunque, è possibile tranquillamente soggiornare in casa mentre l’impresa si occupa di questo intervento. 

 

La sostituzione degli infissi è un intervento cpossibile senza dover traslocare.

 

La trasformazione della vasca in doccia

Anche in questo caso è possibile rimanere in casa e continuare ad alloggiare come si è sempre fatto. Il motivo è il medesimo: l’intervento dura poche ore, durante le quali l’unico vero disagio (oltre al rumore) è determinato dall’impossibilità di usare i servizi igienici nella loro interezza.

Ovviamente dipende dalle difficoltà che le imprese trovano (es. una speciale conformazione degli impianti idrici) ma in linea di massima l’intervento dura un paio d’ore, o anche meno. 

 

Il rifacimento della facciata

Questo è un intervento considerato molto pesante, in termini economici e non solo. Tuttavia, consente di ristrutturare casa senza trasloco, ovvero non impone di alloggiare altrove. Infatti, l’intervento viene realizzato esclusivamente all’esterno, magari per mezzo di impalcatura (ciò accade soprattutto quando si vive in condominio).

Ovviamente, un certo disagio è comunque da sopportare, se non altro per il rumore causato dai lavori che, per chi non lo sapesse, consistono nella demolizione del vecchio rivestimento e nelle creazione di uno nuovo. Non proprio la più comoda delle situazioni, ma tant’è: offre comunque la possibilità di continuare a soggiornare nella propria abitazione come lo si è sempre fatto.

 

 

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