I sistemi di sicurezza passiva per la casa sono degli ottimi deterrenti. Qui l'installazione di una porta blindata.

I sistemi di sicurezza passiva per la casa

I sistemi di sicurezza passiva rappresentano uno strumento di difesa dai tentativi di violazione del domicilio. Si contrappongono ai sistemi di sicurezza attivi per le caratteristiche e gli scopi, nonché per la “tecnologia” coinvolta.

 

 

La necessità di impostare dei sistemi di sicurezza passiva è oggi più sentita che mai. Infatti, benché non in maniera sensibile, sono in un aumento i casi di violazione del domicilio.

Un fenomeno che oggettivamente preoccupa, in quanto pone in essere rischi non solo per il proprio patrimonio, ma anche per l’incolumità personale e della propria famiglia. Tra l’altro, le violazioni di domicilio colpiscono l’immaginario più di tanti altri reati, perché a essere violata non è solo un’abitazione, quanto il concetto di intimità familiare, e un luogo in genere associato ai concetti di relax e serenità.

 

La differenza tra sistema di sicurezza attiva e passiva

Prima di descrivere i sistemi di sicurezza passiva è necessario fare il punto dei sistemi di sicurezza per la casa in generale. Ovvero, operare una distinzione tra le tipologie attiva e passiva.

Un sistema di sicurezza è attivo quando il suo scopo è rilevare la presenza dei malintenzionati e generare un allarme, magari in previsione di un intervento diretto e immediato. Fanno parte della categoria le telecamere di videosorveglianza e gli antifurti della casa. Discorso simile per la presenza di vigilanti e di guardie regolarmente ingaggiate. In questo caso, il sistema è “attivo” perché prevede un’attività di sorveglianza vera e propria, sebbene basata sull’intervento umano e non sulla tecnologia.

I sistemi di sicurezza passivi hanno lo scopo di impedire fisicamente l’accesso dei malintenzionati e, allo stesso tempo, fungere da deterrente. Ne parliamo più approfonditamente nei prossimi paragrafi.

 

I sistemi di sicurezza passiva per le porte

I sistemi di sicurezza passiva più utilizzati coinvolgono le porte. In buona sostanza, esse si riducono alle porte blindate, che non possono essere sfondate o divelte, e alle serrature antiscasso.

Esistono svariate tipologie di porte blindate. Tuttavia, esse possono essere classificate secondo un metodo standardizzato, che a dire il vero riguarda le porte in generale. Le classi vanno dalla 1 alla 6. Le prime due classi comprendono porte con diversi gradi di solidità, ma che non possono essere definite blindate.

Le classi 3 e 4 comprendono le porte blindate a disposizione dell’edilizia residenziale. Le classi 5, 6, 7 indicano blindature “speciali”, atte a resistere a tentativi di intensità superiore, come quelli che prevedono l’uso di strumentazioni apposite e persino ordigni. Non a caso, sono impiegate nell’ediliza civile, ma riguardanti attività economiche (gioiellerie, banche etc.) e militari. Le porte blindate di classe 3 e 4 sono formate dai seguenti componenti.

 

  • Controtelaio in acciaio inox o zincato dallo spessore di 1-2 millimetri, dotato di ancoraggio alla muratura.
  • Telaio in lamiera pressopiegata di tipo fisso.
  • Anta mobile in lamiera di acciaio con profili di rinforzo orizzontali e verticali.
  • Serrature di sicurezza con piastre di rinforzo e deviatori per neutralizzare l’azione del trapano.
  • Sistemi per l’apertura parziale, benché in sicurezza: spioncini, catenelle e chiavistelli.

 

I sistemi di sicurezza passiva per le finestre

Esistono, poi, sistemi di sicurezza passivi da applicare alle finestre. Il riferimento è ovviamente alle inferriate, che rappresentano da sempre una risorsa anti-effrazione.

L’unico vero difetto delle inferriate riguarda l’estetica. Infatti, sono responsabili dell’effetto “carcere”. Certo, la sicurezza ha la priorità, ma il prezzo da pagare in termini estetici potrebbe essere giudicato troppo elevato.

Per questo motivo, si potrebbe optare invece per le grate apribili, che offrono un po’ di sicurezza in meno ma incidono meno dal punto di vista estetico. Inoltre, permettono l’affaccio, proprio perché possono essere aperte come se fossero una seconda finestra.

Altri sistemi meno efficaci ma anche meno impattanti esteticamente e, soprattutto, meno costosi comprendono gli scuri e le persiane blindate.

 

Le inferriate alle finestre sono un eccellente sistema di sicurezza passivo per la casa.

 

I sistemi di sicurezza passiva per i confini

Vanno segnalati anche sistemi di sicurezza per la protezione dei confini. In questo caso l’ostacolo non è posto a ridosso dell’abitazione ma più in lontananza, al confine tra la proprietà e la strada pubblica. Il riferimento è agli offendicula.

Il nome potrà dirvi poco, ma stiamo parlando di elementi ben conosciuti, e che fanno parte integrante di molte proprietà, sia in città che, soprattutto, in campagna. Fanno parte degli offendicula, per esempio, i fili spinati che circondano le proprietà. Stesso discorso per i cocci sui cancelli, o per le punte aguzze poste al di sopra di essi.

Ovviamente, lo scopo è fornire un deterrente radicale ai tentativi di effrazione, fino a cagionare un vero e proprio danno fisico. L’installazione degli offendicula deve seguire certe regole.

In primis, devono in potenza cagionare sì un male fisico, ma non danni permanenti o mortali. In secondo luogo, devono essere chiaramente segnalati, in modo che il ladro possa venire a sapere nell’immediato a cosa va incontro, se persegue il suo tentativo di effrazione.

Sistemi di sicurezza passivi e attivi hanno scopi e caratteristiche diverse, come abbiamo visto. C’è chi opta per gli uni, c’è chi opta per gli altri. L’ideale, tuttavia, è integrarli, ovvero proteggere la proprietà sia con sistemi attivi sia con sistemi passivi. Ovviamente ciò non è sempre possibile, dal momento che i costi possono essere rilevanti. In virtù di ciò, spesso si preferisce la soluzione più economica, che è data proprio dalla variante passiva.