Copertura tetto

Copertura tetto: materiali, prezzi, permessi

La copertura tetto è un elemento fondamentale per rendere un’abitazione vivibile, in grado di resistere agli agenti atmosferici.

 

 

La questione è più complessa di quanto si possa immaginare, dal momento che le possibilità a disposizione dei proprietari di casa sono numerose, e ciascuna pone in essere vantaggi e svantaggi specifici. Ne parliamo in questo articolo, offrendo anche una panoramica sui prezzi e sull’elemento burocratico.

 

Il vero scopo della copertura tetto

Ovviamente, lo scopo della copertura tetto, come suggeriscono senso comune e immaginario collettivo, è proteggere l’abitazione dagli agenti atmosferici. In particolare, dall’azione della pioggia e della neve. Il rischio, se la copertura è lesionata, è di ritrovarsi con le classiche infiltrazioni di acqua o, nella migliore delle ipotesi, con un aumento esponenziale dell’umidità. Entrambe le evenienze, come molti hanno potuto constatare sulla propria pelle, sono molto spiacevoli. Inoltre, sono in grado di compromettere gravemente l’esperienza abitativa e abbassare la qualità della vita (quella domestica, almeno).

Tuttavia, le coperture tetto possono avere anche un altro scopo. Si tratta di un aspetto che non è ancora entrato nell’immaginario collettivo, ma che risulta importante e in grado di generare conseguenze non solo sulla vivibilità di un’abitazione ma anche dal punto di vista economico. Nello specifico, la copertura tetto può contribuire a migliorare la capacità energetica di un edificio, ovvero la capacità nel trattenere il calore d’inverno e di mantenere i locali freschi di estate. Se tale capacità è elevata, i costi per il condizionamento climatico si riducono, e ciò va a tutto beneficio per il portafoglio. 

L’evoluzione tecnologica e la diffusione di tecniche costruttive sempre più raffinate, ha reso la copertura tetto uno strumento efficace di coibentazione energetica. A patto, ovviamente, di optare per i materiali giusti e per tipologie di copertura più adatte. Affronteremo questo argomento nel prossimo paragrafo. 

 

Materiali e tipologie di copertura tetto

Per quanto riguarda la tipologia di copertura tetto, le alternative sono due: le tegole (o coppi) e le guaine

La tipologia di copertura tetto con le tegole è quella più diffusa, almeno per ciò che concerne il patrimonio urbanistico risalente a qualche decennio fa. I pregi di questa scelta risiedono principalmente nell’impatto estetico, che è sempre significativo. Alcune varianti, specie nei paesi mediterranei (pensiamo al Portogallo) fanno parte a pieno titolo dell’architettura d’arte. Un altro pregio risiede anche nella facilità di manutenzione. Quando una tegola è lesionata, è sufficiente sostituirla. 

Esistono svariate tipologie di tegole. Ecco quelle più diffuse.

  • Tegole portoghesi. E’ la tipologia più diffusa in assoluto. Sono formate da una parte piana e da una una curva. Vengono incastrate tra di loro fino a formare una superficie spiovente. Sono in grado di far defluire senza intoppi l’acqua piovana. Il colore tipico delle tegole portoghesi è il rosso scuro tendente al marrone, ma in commercio si trovano varianti più eccentriche. Nella stragrande maggioranza dei casi, sono realizzate in laterizio. Le tegole portoghesi hanno un costo abbastanza contenuto. Per un metro quadrato di copertura, bastano tra i 4 e i 13 euro. 
  • Tegole canadesi. E’ una variante molto presente nei paesi anglosassoni, pur vantando una certa diffusione anche in Italia. Le tegole sono quadrate e piane. Si caratterizzano per un materiale di realizzazione particolare, ovvero una miscela di sostanze organiche e bitume. Spesso si apprezza una discreta quantità di pietra naturale. Rispetto alle tegole portoghesi, le canadesi hanno un impatto estetico più ordinario ma in compenso esercitano una funzione coibentante. Anche in virtù di questa caratteristica, costano di più. Si parla di 9 – 20 euro al metro quadro.
  • Tegole in PVC. Dal punto di vista estetico, sono del tutto simili alle tegole portoghesi. Sono però realizzate non in laterizio, bensì con il cosiddetto polivinilcloruro. Si tratta di un materiale con un forte potere isolante, facile da produrre e da trasportare (è infatti parecchio leggero). l’impatto estetico delle tegole in PVC, specie se trattate esternamente, è più che buono. Presentano però un costo elevato, che si aggira intorno ai 20-25 euro al metro quadro. 

E per quanto riguarda le guaine? In questo caso si segnala un impatto estetico generalmente ordinario, di certo inferiore a quello esercitato dalle tegole. Anche perché vengono stese sulla superficie piana (con opportune inclinazioni per far defluire l’acqua), e non producono quindi il caratteristico effetto spiovente. Il pregio delle guaine consiste nel prezzo, che è di gran lunga inferiore a quello delle tegole. Inoltre, le guaine hanno un potere coibentate piuttosto accentuato. In particolare, impediscono al calore di raggiungere i piani inferiori. Esistono almeno quattro tipi di guaine.

  • Guaine liquida bituminose. E’ la variante classica, realizzata con il semplice bitume. L’impatto estetico non è nulla di ché, mentre il potere coibentante è buono. Costa tra i 2,50 e gli 8 euro al metro quadro.
  • Guaine prefabbricate. Vengono vendute sotto forma di fogli e applicate sulla superficie della copertura. Sono dotate di una buona capacità isolante e resistono bene alle sollecitazioni meccaniche. Si caratterizzano, inoltre, per la facilità di manutenzione. Costano tra i 5 e i 9 euro al metro quadro.
  • Guaine autoadesive. Simile alla prefabbricate, si caratterizzano per la capacità di aderire automaticamente alla superficie. Sono l’ideale per le superficie lisce e regolari. In virtù dell’estrema facilità di posa, costano di più. La forbice è tra i 6 e i 10 euro al metro quadro.

 

Copertura di un tetto piano.

 

  • Guaina ardesiata. E’ composta da bitume, polimeri e frammenti di ardesia. Pur vantando una buona capacità isolante, ha come vantaggio l’impatto estetico, che è davvero notevole. Per essere stesa occorre applicare del materiale adesivo. Costa tra i 5 e gli 11 euro al metro quadro. 

 

Una precisazione: i prezzi che abbiamo elencato riguardano solo la materia prima. A questi, ovviamente, va aggiunto il costo della posa. In genere (ma dipende dall’approccio della singola impresa) la posa richiede tra i 10 e i 18 euro al metro quadro. 

 

 

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