Ristrutturare casa e stress

Ristrutturare casa e stress: come scindere questo binomio

Ristrutturare casa e stress: purtroppo, è un binomio assodato. Intraprendere un percorso di rinnovamento dell’immobile, spesso se esso rappresenta la propria residenza, può causare fastidi e disagi, i quali spesso si traducono in una fonte di stress non indifferente. Per fortuna è possibile intervenire su questa dinamica, e conferire maggiore serenità ai processi.

 

 

In questo articolo affrontiamo l’argomento a trecentosessanta gradi, offrendo qualche consiglio utile per vivere il periodo della ristrutturazione con tranquillità o anche solo limitando lo stress al minimo indispensabile. 

 

Perché ristrutturare casa è stressante

Chi ha già ristrutturato casa conosce la risposta. Anzi, l’ha proprio imparata sulla propria pelle. Per tutti gli altri, è facilmente intuibile. Qui di seguito però ricapitoliamo fattori e motivi che trasformano l’attività di ristrutturazione in un qualcosa di stressante, dunque le ragioni del binomio ristrutturare casa e stress. 

 

L’impegno del proprietario

Ovviamente, a eseguire la ristrutturazione non è mai il proprietario stesso, o almeno non dovrebbe essere così. E’ l’impresa che si fa carico dell’esecuzione dei lavori. Tuttavia, ciò non significa che il proprietario possa stare con le mani in mano, che possa semplicemente attendere che il lavoro sia ultimato.

In realtà, più per prassi e buon senso che per un obbligo formale, il proprietario è chiamato a svolgere un’attività di supervisione, se non addirittura partecipare attivamente alla fase decisionale. Questo pone in essere una situazione di stress, in quanto carica di responsabilità il proprietario, che spesso è un individuo che di edilizia o design sa ben poco. 

 

Il controllo sui costi

La fase di supervisione come anche quella decisionale ha come protagonista la questione dei costi. Una questione importante, che se non viene seguita con attenzione può sfuggire di mano e causare parecchi fastidi dal punto di vista finanziario. In estrema sintesi, se il proprietario non sta attento rischia di pagare più di quanto si possa permettere. 

Un rischio tutt’altro che teorico, dal momento che la spesa può lievitare sia nelle fasi preliminari (es. scelta degli interventi) sia nel corso dei lavori. Anzi, è una dinamica che si ravvisa spesso. Sta anche al proprietario impedire che ciò accada. Si tratta di un impegno che rappresenta spesso e volentieri una fonte di stress, se non di ansia vera e propria

 

La burocrazia

La burocrazia è uno dei tanti ostacoli che il proprietario di casa deve affrontare, quando intende ristrutturare una casa. L’apparato burocratico messo in piedi dal nostro ordinamento non è affatto tenero con chi vuole realizzare dei lavori, sebbene negli ultimi anni si siano riscontrati dei miglioramenti in tal senso.

La fonte di stress, in questo caso, è rappresentata in primis dall’oggettiva complessità della burocrazia, ma anche dalla paura di sbagliare, con tutto ciò che ne consegue in termini penali e civili (es. multe salatissime). 

 

Abitare in una casa in ristrutturazione

Per fortuna, questa non è una dinamica che si riverbera sempre e comunque. Anche perché buona parte delle ristrutturazioni riguardano le cosiddette seconde case. Il problema sorge quando si ristruttura la prima casa, quella d’abitazione. In questo caso le alternative sono due: se gli interventi non sono pesanti, si può decidere di sopportare la presenza dei tecnici e degli operai, e continuare a vivere nella casa; di contro, si può decidere di trasferirsi provvisoriamente in un altro alloggio. Tutte e due le alternative, inutile dirlo, sono una fonta di stress, nel secondo caso anche economico. 

 

Ristrutturare casa può comportare un'alta dose di stress.

 

Qualche consiglio per sciogliere lo stress da ristrutturazione

Insomma, la situazione è abbastanza complessa e, a primo acchito, sembra proprio che lo stress sia inevitabile. Alcune buone abitudini, però, possono recare beneficio e rendere l’attività di ristrutturazione meno stressante. Ecco qualche consiglio a riguardo. 

 

Impegnarsi nella fase preparatoria

Una buona parte dello stress è dettato dagli imprevisti. Questi, come abbiamo visto, possono riguardare i costi, ma anche le azioni messe concretamente in campo dall’impresa edile (da qui la necessità di supervisionare). Tuttavia, c’è un modo per abbattere il rischio di imprevisti.

Questo metodo, almeno in linea teorica, è semplice: impegnarsi a fondo nella fase preparatoria, predisporre il da farsi in maniera dettagliata, non lasciare nulla al caso, persino studiare se è necessario. Certo, tutto ciò allunga i tempi e ritarda sensibilmente l’inizio del lavori, ma giungere preparati vuol dire garantirsi un percorso meno irto di ostacoli. 

 

Trovare un alloggio temporaneo

Questa raccomandazione ovviamente riguarda solo i casi in cui, a essere oggetto di ristrutturazione, è la casa in cui si vive. Molti residenti prendono sottogamba la questione, sottovalutando i disagi che possono scaturire dalla presenza di tecnici e operai. Eppure i fastidi in termini di inquinamento acustico e mancanza di privacy possono essere davvero limitanti.

Dunque, una buona soluzione, per quanto spesso non gratuita, è trasferirsi provvisoriamente. In questo modo, ci si garantisce un po’ di serenità. Se avete la fortuna di poter sfruttare l’aiuto di qualche parente, e quindi farvi ospitare, cogliete al volo questa possibilità.

 

Farsi seguire

La maggior parte delle fonti di stress è rappresentata dagli impegno che, a vario titolo, il proprietario di casa deve assumere. Si tratta di vere e proprie responsabilità, in grado di incidere in maniera considerevole sulla qualità del risultato finale. Lo stress è causa anche da una certa ansia da prestazione, dalla paura di sbagliare.

E’ proprio su questo aspetto che si può e si deve intervenire. Per esempio, affidandosi a un esperto, se possibile di fiducia e con il quale si è già instaurato un rapporto di collaborazione. In questo modo è possibile alleggerire la tensione, trasferire la responsabilità da se stessi a un professionista, abbattere concretamente il rischio di sbagliare.

 

 

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