Sanatoria per costruzioni abusive: cosa è, quando serve e chi la fa

Ristrutturare casa sanatoria

 

Nel momento in cui si parla di sanatoria per costruzioni abusive, c’è tanto da sapere: nel caso in cui volessimo costruire un immobile, avremmo bisogno necessariamente di richiedere il permesso di costruzione al Comune o alla SCIA. Qualora non lo facessimo, la costruzione risulterebbe a tutti gli effetti abusiva. Tuttavia, c’è anche la possibilità di regolarizzare la costruzione presentando un’apposita sanatoria edilizia. Cos’è, come funziona, chi deve farla e come si esprime la Legge a riguardo.

 

 

 

Cos’è la sanatoria per costruzioni abusive

 

Nell’attimo in cui effettuiamo una costruzione, abbiamo bisogno di chiedere al Comune il Permesso di costruire, a seconda dei casi. L’abuso edilizio è un problema che negli ultimi anni è stato più volte contrastato: grazie alla sanatoria edilizia, tuttavia, si può normalizzare l’abuso e di conseguenza annullare la sanzione. Ovviamente, però, ci sono dei limiti in tal senso: non tutte le costruzioni possono essere infatti sanate e alcune richieste possono essere anche rigettate.

 

Come si esprime la Legge per la sanatoria per costruzioni abusive

 

A disciplinare l’edilizia è la Legge n.47/85, che prevede numerose sanzioni per gli abusi. La Legge, ovviamente, spiega sia le regole che le sanzioni che dovremmo fronteggiare nel caso in cui non effettuassimo gli opportuni controlli di costruzione delle opere o dei lavori. Infatti, la sanzione non è limitata solo alla costruzione di una casa, per esempio, ma anche alla realizzazione di opere affini, come le scale.

Le norme che riguardano la sanatoria edilizia, nello specifico, si trovano nell’Articolo 36 e ss. Del DPR 380/01, che è conosciuto con il termine di Testo Unico dell’Edilizia. All’interno degli articoli è possibile comprendere come regolarizzare una costruzione abusiva senza chiedere forzatamente l’autorizzazione del Comune.

 

Quando una costruzione è abusiva?

 

Nel momento in cui non chiediamo al Comune il permesso di costruire, va inviata la segnalazione certificata di inizio attività. Siamo obbligati a farlo per Legge altrimenti la costruzione è da considerarsi abusiva.

 

Quali sono i costi di una sanatoria per costruzioni abusive

 

Qual è il costo di una sanatoria di un abuso edilizio? Ci sono alcuni aspetti da considerare in tal senso. La prima cosa da sapere è l’onorario che si va a pagare al professionista che presenterà la domanda (di solito è il geometra). Successivamente dovremo tenere conto della sanzione da pagare così da regolarizzare l’abuso edilizio. Ovviamente, l’abuso edilizio non si regolarizza in modo gratuito: la multa potrebbe essere fissata a 1000,00 euro. A questi si aggiungono la parcella del professionista, che potrebbe avere un costo tra 500,00 e 1500,00 euro.

 

Come presentare la domanda per la sanatoria edilizia

 

Cosa serve e come si presenta la domanda per la sanatoria per costruzioni abusive? Abbiamo visto che necessitiamo della presenza di un professionista, che ovviamente si occuperà delle pratiche burocratiche legate alla regolarizzazione della costruzione. Ma come si presenta la domanda? L’istanza va redatta dal tecnico abilitato, che in questo modo potrà effettuare tutti i controlli necessari.
In seguito, è fondamentale recarsi in Comune per presentare l’istanza. Dopodiché, entro 60 giorni, riceveremo la risposta di accoglimento o diniego, a cui naturalmente sarà aggiunta anche la motivazione.

 

Cosa succede se il Comune rifiuta la sanatoria per costruzioni edilizie?

 

Può anche capitare un caso ulteriore, ovvero il silenzio rifiuto: dopo 60 giorni non hai ricevuto nulla? Allora il Comune non ha accettato la richiesta di sanatoria. Ma non tutto è perduto, perché in ogni caso è possibile evitare lo smantellamento della costruzione. Come? Dobbiamo semplicemente impugnare il provvedimento e rivolgerci a un giudice amministrativo. In poche parole, si configura il ricorso. Per questo motivo, è estremamente importante essere sempre in regola con le costruzioni edilizie e con le relative introduzioni: per evitare proprio casi spiacevoli come questo, in cui si dovrà non solo pagare, ma anche lottare per evitare di perdere la costruzione.