Ristrutturare casa anni 50

Ristrutturare casa anni 50: gli interventi da fare e quanto costano

Ristrutturare casa anni 50. Come fare? Quanto costa? Soprattutto… Ne vale la pena? Domande, queste, che riguardano una quota di popolazione maggiore di quanto si possa pensare: il patrimonio urbanistico italiano è infatti colmo di edifici costruiti molto tempo fa, sicché sono numerosi i proprietari di immobili anni 50, che necessitano comunque una valorizzazione.

 

 

Allo stesso modo, molti potrebbero essere tentati di acquistare una casa con alle spalle sessanta o settant’anni di vita, magari attratti dal prezzo basso e con il proposito di ristrutturarla. Insomma, il problema riguarda tante persone.

In questo articolo offriamo qualche strumento per risolverlo. Parleremo dei difetti che, oggi, scontano edifici di questo tipo, descriveremo tenore, finalità e costo di una ristrutturazione casa anni 50 degna di questo nome. 

 

I problemi di una casa anni 50

E’ veramente raro, se non impossibile, trovare una casa anni 50 che non necessiti di una ristrutturazione. I motivi sono due: se il proprietario non è intervenuto in passato, sicuramente accuserà i segni del tempo; le tecniche di costruzione sono obsolete e spesso fuori norma rispetto a quelle odierne.

Dunque, prima di elencare gli interventi da realizzare, è bene fare il punto sui problemi più frequenti delle case anni 50. 

 

  • Distribuzione obsolete degli spazi. Il gusto di allora non è come quello di oggi. All’occhio odierno, le case costruite negli anni 50 appaiono… Strane. All’epoca infatti si prediligevano corridoi stretti e lunghi. Spesso, le camere venivano poste una dopo l’altra, scelta frutto di un vecchio retaggio dell’architettura colonica. Nella maggior parte dei casi, si costruivano bagni piccoli, in quanto questo locale era considerato come puramente strumentale, e non come un locale di piacere, come è inteso oggi.

 

  • Problemi di stabilità. Al di là delle normative edilizie, un tempo molto più lasse di oggi, settant’anni di vita si fanno sentire anche per la struttura, e anche per le case meglio costruite. Se l’immobile non è stato rimaneggiato nel tempo, è probabile che presenti qualche pericoloso difetto strutturale. 

 

  • Tossicità dei materiali da costruzione. Di molti materiali, è stata scoperta la tossicità solo in tempi recenti. Nel frattempo, il danno è stato fatto, e adesso si trovano in molte abitazioni, spesso celati dietro la muratura, a formare gli impianti. Una dinamica, questa, che riguarda anche le case costruite sessanta o settant’anni fa.  

 

  • Infissi vecchi, inefficaci e fuorimoda. Su questo c’è poco da dire. Se c’è un campo dove l’edilizia ha compiuto passi da giganti, esso è la serramentistica. Gli infissi di una volta, oltre a essere meno raffinati di quelli odierni (o semplicemente appartenenti a uno stile non più apprezzato) peccano parecchio per quanto concerne l’isolamento termico. 

 

Meglio la ristrutturazione o la compravendita?

Il dilemma emerge in due casi. Se state cercando una casa, potreste essere indecisi tra l’acquisto di una casa anni 50 da ristrutturare e l’acquisto di una casa pronta per essere abitata. Certamente, il prezzo di acquisto della prima alternativa è minore, ma ci sono i costi di ristrutturazione da considerare.

Il secondo caso riguarda chi una casa anni 50 la possiede già, magari perché l’ha eredita da qualche nonno o parente. Nella fattispecie, si dovrà scegliere tra venderla allo stato attuale e venderla dopo la ristrutturazione.

Cosa conviene fare? Ogni caso è diverso dagli altri, non c’è dubbio, dunque va eseguito una valutazione immobile per immobile. Alcuni sono semplicemente troppo malandati per giustificare un investimento. Nella maggior parte delle situazioni, però, vale la pena ristrutturare. L’aumento di valore, infatti, è considerevole, ed è certamente superiore alla spesa da sopportare per gli interventi.

 

Una casa degli anni 50 ristrutturata e arredata secondo i canoni del tempo.

 

Gli interventi di ristrutturazione di una casa anni 50

Gli interventi possibili sono davvero tanti. Ovviamente, non è necessario eseguirli tutti. Raramente un immobile necessita di un intervento così massivo. Per questo motivo, è utile una panoramica degli interventi più frequentemente realizzati, insieme o in solitaria poco importa. 

 

  • Consolidamento strutturale. Come abbiamo visto, uno dei problemi delle case anni 50 riguarda proprio la struttura, dal momento che gli effetti del tempo si fanno sentire anche per un edificio. Inoltre, c’è anche il vasto tema del consolidamento sismico da affrontare, che spesso significa adeguamento alle norme e agli standard moderni.

 

  • Rifacimento degli impianti. Questa è un’esigenza che nasce dal fatto che gli impianti si deteriorano con il tempo, ma anche dal fatto che le tecniche di costruzione degli anni 50 prevedevano soluzioni poco efficienti e l’impiego di materiali potenzialmente tossici. Nella peggiore delle ipotesi, il rifacimento è totale, ovvero coinvolge  non solo i materiali ma anche il disegno dell’impianto. 

 

  • Ridistribuzione degli spazi. Spesso emerge la necessità di adeguare l’immobile al gusto moderno. Spesso questi interventi si concretizzano nella realizzazione di open space e nell’allargamento del bagno. 

 

  • Sostituzione dei serramenti. Lo scopo è appunto sostituire i vecchi serramenti con prodotti nuovi, che garantiscono una buona resa estetica, un altrettanto soddisfacente isolamento termico e un po’ di sicurezza in più.

 

Quanto costa ristrutturare una casa anni 50? Ovviamente, dipende dal tenore e dalla quantità degli interventi. Sicuramente l’intervento che costa di più in assoluto è il consolidamento strutturale. Nella peggiore delle ipotesi, se l’immobile è parecchio danneggiato, si parla di decine di migliaia di euro anche per un appartamento singolo. Per fortuna, è raro dover intervenire così massicciamente.

L’intervento che richiede meno denaro è potenzialmente la ridistribuzione degli spazi. Spesso, infatti, si tratta di buttare giù qualche muro. Discorso simile per la sostituzione dei serramenti, che non impiega molte migliaia di euro. 

Il consiglio, comunque, è di puntare al risparmio e alla qualità. L’unico modo per farlo è conoscere l’impresa cui ci si sta rivolgendo e lavorare un po’ di preventivi, ovvero confrontarli, e porsi alla ricerca dell’offerta con il miglior rapporto qualità prezzo.